Primo Maggio: l’evento virtuale del Comune di Napoli ha lo slogan dei lager nazisti
"Il lavoro rende liberi", più precisamente in tedesco, "Arbeit macht frei", era lo slogan che campeggiava all'ingresso di numerosi campi di concentramento della Germania nazista, orribile ricordo per milioni di deportati durante la seconda guerra mondiale. Con questo infelice slogan il Comune di Napoli ha lanciato il suo concerto virtuale per il primo maggio, intitolato appunto "Primo Maggio Virtuale – solo il lavoro rende liberi". La giornata viene presentata con un post su Facebook dal profilo dell'Assessorato alle politiche sociali e al Lavoro del Comune di Napoli, retto da Monica Buonanno. L'iniziativa virtuale, dal titolo "Solo il lavoro rende liberi", sarà aperta da un video messaggio alle ore 10:00 da parte proprio dell'Assessore Buonanno, che farà il punto della situazione del lavoro in città, a seguire alle 12.00, in sinergia con Comicon, la "riflessione grafica" di Tuono Pettinato sul tema del lavoro, alle 14.00 "La lotta sociale, la lotta di classe: la vertenza Whirlpool" per fare il punto su una delle vertenze più sentite degli ultimi mesi, alle 15.30, segue diretta streaming del "Primo Maggio Whirlpool". Chiude l'elenco di live l'appuntamento delle 17.30 con "Il Carcere al Lavoro", storie di detenzione e seconde opportunità. L'evento virtuale dall'infelice titolo è promosso dallo stesso assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali, c'è da dire che non vi è traccia dell'evento sulla pagina ufficiale dell'amministrazione comunale. "Quello di domani sarà un #primomaggio inedito, ma stiamo vivendo una nuova realtà: è per questo motivo che vi aspettiamo con l'iniziativa "Primo Maggio Virtuale – solo il lavoro rende liberi", una programmazione digitale per celebrare, anche in fase di lockdown, il #lavoro in tutte le sue forme" recita il post del profilo ufficiale dell'assessorato della giunta di Luigi de Magistris.
Non è la prima volta che l'Assessore Buonanno si rende protagonista di una sortita poco felice, lo scorso mese di febbraio infatti, in occasione della demolizione della Vela Verde di Scampia, su Instagram il profilo pubblico dell'assessorato della Buonanno aveva postato una foto della Vela verde con il commento: "Ce l'abbiamo fatta: è arrivata la pinza che morderà e abbatterà il mostro. Gomorra spicciace casa". Poco dopo arrivò la cancellazione del post e le scuse dell'assessore: "Ci siamo fatti prendere la mano dall'entusiasmo" disse la Buonanno. Ora con lo slogan "il lavoro rende liberi" che richiama quello dei campi di concentramento, ci chiediamo davvero da cosa si siano fatti prendere.
(aggiornamento 23:30) Dopo la pubblicazione dell'articolo di Fanpage.it, il post è stato rimosso. L'iniziativa ha cambiato nome, da "Solo il lavoro rende liberi" a "Solo il lavoro rende la dignità". In un ulteriore post l'assessore Buonanno, anche stavolta è costretta a scusarsi: "Purtroppo, e di questo sono davvero mortificata, l’iniziativa è circolata con un titolo che ricorda a ognuno di noi le pagine più buie della nostra storia, quelle dei campi di sterminio nazisti – scrive l'assessore – una distrazione, certo imperdonabile, ma avvenuta nel contesto di un ufficio che in questi giorni sta lavorando incessantemente per fronteggiare le infinite emergenze sociali della nostra città".