Procida, lenzuola bianche e campane a lutto: “No alla chiusura del pronto soccorso”
Campane a lutto e lenzuola bianche. Procida non ci sta e protesta contro la chiusura del pronto soccorso, l'unico dell'isola. La possibilità che l'ospedale Gaetanina Scotto venga ridimensionato ed il suo pronto soccorso chiuso o depotenziato, non ha lasciato indifferenti i cittadini dell'isola, che mossi da un sentimento di forte malcontento hanno deciso di inscenare la dimostrazione. La cosa che più preoccupa i procidani è il rischio che si restio bloccati in caso di condizioni avverse del mare o che si muoia durante il trasferimento nel caso si necessiti di cure immediate. La risposta dei cittadini è arrivata dopo che all’amministrazione comunale, sulla scia di quello che prevede il decreto ministeriale 70/2015, è stata annunciata la soppressione del pronto soccorso che dovrebbe essere sostituito con un primo intervento di soli tre posti letto. L'isola, che conta ben 250.000 turisti all'anno, si è mobilitata così attraverso un comitato cittadino affiancato dalla chiesa.
Il sindaco contro il ridimensionamento dell'ospedale
"Siamo al fianco dei nostri concittadini, pronti ad appoggiare ogni iniziativa”. Promette battaglia il sindaco Dino Ambrosino, il quale ha convocato il Consiglio Comunale in seduta permanente aperto anche al contributo diretto dei procidani. La situazione, secondo Ambrosino, "metterebbe a repentaglio le vite degli isolani e dei turisti, costringendo a dirottare in terraferma ogni emergenza di tipo sanitario. Procida conta 10.500 abitanti, che da maggio a settembre raddoppiano. Sbarcano sull'isola 250.000 ospiti all'anno che hanno diritto all'assistenza sanitaria. Lo Stato e la Regione hanno il dovere di garantire il nostro territorio così come fanno per Ischia e per Capri. Non accetteremo nulla di meno di quel poco che abbiamo”.
De Luca: "L'ospedale di Procida garantirà tutti i servizi"
A tentare di placare gli animi ci ha provato il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, che ha commentato così la protesta degli isolani: "Abbiamo già sensibilizzato il commissario di governo alla sanità. – ha detto il governatore – Non credo ci saranno problemi, nel senso che l'atto aziendale dell'Asl garantirà tutti i servizi". Dai banchi dell'opposizione il M5S annuncia un sopralluogo: "La malaugurata chiusura avrebbe effetti negativi gravissimi sui livelli di assistenza sanitaria d'urgenza – sottolineano – privando gli abitanti ed i tanti turisti, che in estate affollando l'isola, di un servizio di tutela della salute anzi aumenterebbero i costi per i trasferimenti altrove esponendo gli stessi pazienti a maggiori rischi". Poi attaccano il commissario alla Sanità Polimeni: "Viene da chiedersi quali strampalati criteri sta adoperando il commissario Polimeni – concludono Ciarambino e Viglione – per portare a compimento la riorganizzazione della Sanità campana e più che altro su quali basi, invece, si concedono deroghe".