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Prof sospesa a Palermo, De Magistris: “Provo vergogna, provvedimento oscurantista”

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris non rinuncia al commento sulla prof di Palermo sospesa dall’insegnamento poiché accusata di non aver vigilato su un lavoro dei suoi studenti. I ragazzi avevano accostato le leggi razziali del 38 al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Salvini: “La professoressa è stata sospesa in questi giorni dove monta un oscurantismo delle libertà civili del nostro Paese”.
A cura di Redazione Napoli
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"Posso dire che provo vergogna per la sospensione di quella professoressa di Palermo che ha consentito ai suoi studenti di esprimere in classe il loro libero pensiero". Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, a margine di un evento comunale commenta la sospensione di Rosa Maria Dell'Aria, docente siciliana sospesa per 15 giorni poiché non avrebbe vigilato sul lavoro dei suoi studenti, 14enni che nella Giornata della memoria avevano presentato una videoproiezione nella quale si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell'Interno Matteo Salvini. De Magistris che su Salvini ha sempre avuto opinioni dure e nette non rinuncia alla stoccata: "La professoressa è stata sospesa in questi giorni dove monta un oscurantismo delle libertà civili del nostro Paese. Questa giornata ha un senso se si continua a lottare, se diventa solo un giorno di memoria è importante ma non alimenta le lotte di oggi e di domani".

Il commento del sindaco partenopeo arriva in occasione della cerimonia di assegnazione della targa commemorativa al matematico napoletano Renato Caccioppoli. "Non bisogna solo mettere le targhe ma si deve anche avere il coraggio di toglierle. Noi a Napoli – ha proseguito il sindaco – due anni fa abbiamo messo via dei Greci che i fascisti tolsero e abbiamo rimarginato una ferita vergognosa. E abbiamo tolto il largo intitolato a Gaetano Azzariti, alto magistrato a cui era intestato un largo al Borgo Orefici. Nessuno aveva avuto il coraggio di farlo, ma lui era il presidente del tribunale della razza. Al posto di Azzariti abbiamo messo Luciana Pacifici, una bambina ebrea di 8 mesi che morì nel viaggio per andare a Dakau". "Chi passerà in questo luogo e non conosce Renato Caccioppoli oggi va su internet e conosce chi è, una figura straordinaria che mi ha sempre affascinato".

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