Proposte per la fase 2: a Napoli si va al mare su isole galleggianti
Un progetto per restituire a napoletani e campani la disponibilità e il godimento del loro mare, pensato in particolare per il “lido mappatella” e per litorale e scogliere di via Caracciolo, con un rilancio e un ripensamento degli spazi nell'ottica del distanziamento sociale. Da questo parte l'iniziativa lanciata da Daniela Villani, presidente dell’onlus "Riprendiamoci napoletani", già assessora Qualità della vita e Pari Opportunità delegata mare presso il Comune di Napoli. Un'iniziativa messa a punto in collaborazione con lo studio di progettazione NaDD-Project -Napoli Design District”. "Il progetto, “NaDD-Project – Napoli Design District”, è patrocinato dall’assemblea parlamentare del Mediterraneo (Pam). "Un'idea, una visione e una strategia affinché una città di mare come Napoli e le tantissime realtà del litorale della nostra Regione non restino tali solo sulla carta – ha commentato l'iniziativa Villani – Un'idea semplice, un desiderio dei cittadini. Uno su due cittadini non potrà permettersi alcuna vacanza. Spiagge libere in sicurezza sanitaria una necessità".
Il progetto ‘Il Paradiso sotto Casa'
Il progetto ‘Il Paradiso sotto Casa' prevede una struttura semplice ed elegante, che offre la possibilità di definire tre soluzioni indipendenti: per scogliere, specchi acquei e arenili liberi e gratuiti, rimodulabile a seconda del posizionamento. Una zattera realizzata in materiali riciclati e riciclabili, in grado di essere assemblata in diversi modi e di assumere quasi la sembianza di una vera e propria di isola galleggiante. Nessun nuovo ecomostro ma un progetto reso possibile grazie al recupero dell’esistente, con nuove modalità di gestione di servizi, fruizione e riorganizzazione dei flussi. In più sarà possibile per i bagnanti contestualmente praticare nuoto, canoa, immersioni e windsurf, assistiti da istruttori abilitati e nel rispetto del distanziamento sociale.