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Proteste a Scampia: rischio sgombero nelle case usate come set di Gomorra

Diversi inquilini hanno ricevuto intimazioni di sfratto dopo un passaggio di proprietà dei palazzoni. Protesta anche il presidente della VIII Municipalità: “Necessaria chiarezza, posso pensare anche ad un tentativo di truffa”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Protesta a Scampia da parte degli inquilini di alcuni palazzoni a rischio sgombero: i manifestanti sono scesi in strada per chiedere certezze sul proprio futuro dopo aver ricevuto alcune intimazioni di sfratto da parte della nuova proprietà. I palazzoni, alcuni dei quali utilizzati anche come set per Gomorra, erano infatti fino a qualche tempo fa di proprietà del Comune di Napoli, a cui gli inquilini versavano i canoni d'affitto, attraverso la Romeo Immobiliare, proporzionati al loro reddito.

"Ci hanno chiesto cinquemila euro di caparra e 480 euro al mese per l'acquisto delle abitazioni: una proposta indecente per chi, come molti di noi, è a reddito zero o al massimo vive con 300-400 euro al mese", fanno sapere gli inquilini, "Non abbiamo capito quando c'è stato il passaggio di proprietà visto che, fino a qualche tempo fa, pagavamo alla Romeo Immobiliare, che agiva per conto del Comune, una quota di affitto proporzionata al nostro reddito".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Apostolos Paipais, presidente della VIII Muncipalità: "E' necessaria chiarezza soprattutto perché stiamo parlando di un'emergenza abitativa. Proprio oggi uno degli inquilini che ha ceduto all'offerta mi ha mostrato un documento: una ricevuta, un foglio di carta senza timbri, a mio giudizio senza valore. A questo punto posso pensare anche ad un tentativo di truffa".

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