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Prove tecniche di dialogo tra i candidati sindaco meno votati: in tre quasi 3mila voti

Si tratta di Domenico Esposito, che ha preso 257 voti, Martina Alboreto, 1207 voti, e Luigi Mercogliano, candidato del Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi, che di voti ne ha presi 1479.
A cura di En.Ta.
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Alle elezioni amministrative di domenica scorsa hanno preso in tre poco meno di tremila voti, cioè circa lo 0,8 per cento delle preferenze. Ovviamente i tre candidati sindaco sono fuori dal ballottaggio e ora provano a dialogare fra loro ipotizzando, forse, un futuro politico insieme. Si tratta di Domenico Esposito, che ha preso 257 voti, Martina Alboreto, 1207 voti, e Luigi Mercogliano, candidato del Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi, che di voti ne ha presi 1479. E' proprio lui su Facebook a postare una foto che li ritrae insieme.

"Prove tecniche di dialogo? Può darsi. Intanto, tre dei 10 candidati alla carica di sindaco di Napoli si confrontano su idee e progetti per la città. Attorno a noi si sono ritrovati quasi tremila cittadini napoletani che senza i nostri nomi sulla scheda non avrebbero votato.
La Napoli per bene trova sempre strade comuni partendo dai valori condivisi", si legge sul post pubblicato da Mercogliano.

“Assomiglio a Mario Adinolfi. Per questo ci sono persone che mi prendono in giro per il mio fisico. Mi chiamano ‘palla di lardo’, ‘sciupatiè’, ‘cicciobello”. Ma io sono sempre stato così e certi insulti non mi feriscono. Dispiace solo che troppe persone banalizzino e trattino con pressapochismo vere e proprie malattie", aveva dichiarato Mercogliano in un'intervista rilasciata a Fanpage.

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