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Psicologa del carcere sospesa ed interdetta: portava droga ai detenuti tossicodipendenti

La donna è accusata di aver procurato sostanze stupefacenti ai detenuti all’interno del carcere: per questo è stata sospesa ed interdetta dall’esercizio della sua professione per dodici mesi. Dalle indagini, sarebbero emersi diversi episodi in cui la donna avrebbe favorito l’introduzione di sostanze nel penitenziario.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Sospesa ed interdetta dall'esercizio della sua professione: dura l'ordinanza cautelare di sospensione emessa dal gip di Salerno su richiesta della procura nei confronti di una psicologa che prestava servizio presso il carcere di Eboli. L'ordinanza è stata eseguita dagli agenti del Nic, il Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria, al termine di una intensa indagine compiuta assieme al Nucleo Regionale di Napoli.

La donna è accusata di aver procurato sostanze stupefacenti ai detenuti all'interno del carcere. Le indagini hanno portato alla luce l'esistenza di vari episodi di introduzione e procacciamento di hashish ed eroina all'interno dell'istituto penitenziario di Eboli, istituto a custodia attenuata per detenuti tossicodipendenti. Inoltre, dalle indagini sarebbe emerso che la psicologa ne avrebbe favorito il consumo proprio da parte di quei soggetti che erano sottoposti a un programma di recupero dalla tossicodipendenza. Con queste accuse, la donna è stata sospesa e interdetta dall'esercizio della professione per dodici mesi.

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