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Pubblicità sessista ad Aversa: “La patata te la diamo gratis ogni due polli”

Pubblicità sessista ad Aversa: una girarrosteria “promuove” con una donna a seno scoperto la propria attività. “Te la diamo gratis la patata acquistando due polli”. Polemiche in Rete, interviene anche il sindaco Alfonso Golia, che parla di “messaggi desolanti” e la consigliera comunale Elena Caterino “contro questa affissione vergognosa, sconcertante ed inopportuna”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un cartellone pubblicitario sessista ad Aversa: è la denuncia di diversi cittadini e passanti che, in Rete, hanno mostrato le immagini della pubblicità ritenuta sessista, scatenando un mucchio di polemiche. Nel dettaglio, sul cartellone si legge "Te la diamo gratis la patata acquistando due polli": la pubblicità è quella di una nota girarrosteria-braceria che, alla frase, aggiunge anche la foto di una donna a seno scoperto. E le polemiche sono così fioccate: il cartellone pubblicitario non è l'unico nella cittadina normanna. In molti hanno segnalato che la stessa pubblicità si trovi anche nel resto della città. E i commenti negativi non sono tardati ad arrivare.

Si va dal giudizio lapidario di pubblicità "squallida" a quelli più pesanti. Tra questi anche il sindaco aversano Alfonso Golia, che parla di "messaggi desolanti, equivoci, che vanno stigmatizzati e condannati". Anche la consigliera comunale Elena Caterino (Partito Democratico), che ha già fatto sapere che si rivolgerà alla polizia municipale "contro questa affissione vergognosa, sconcertante ed inopportuna". E in tanti si sono anche lamentati direttamente sulla pagina Facebook della girarrosteria, attaccandoli duramente. "Questa schifezza sessista è la vostra?", si legge in uno dei post sulla pagina dell'esercizio commerciale, con tanto di foto del cartellone pubblicitario. Ma da loro, per ora, nessuna risposta pubblica. Il caso fa venire alla mente quello di altri cartelloni sessisti che apparvero a Napoli nelle scorse settimane, e che causarono altre polemiche finché non vennero rimossi: in quel caso, si trattava di un'azienda che si occupa di stampe digitali.

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