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Quando gioca il Napoli non si va nemmeno in bagno. Come se ci fossero 200mila persone in meno

Davvero simpatico, ma esplicativo ed interessante, il post pubblicato su Facebook da Abc, la società che gestisce il servizio idrico a Napoli, sulla relazione dei consumi di acqua e le partite di calcio degli azzurri: quando gioca il Napoli, in città i rubinetti rimangono chiusi, non si va nemmeno in bagno, e i consumi si riducono anche del 20 percento.
A cura di Valerio Papadia
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È noto che, durante le partite del Napoli, la città si fermi: il traffico, ad esempio, è direttamente proporzionale all'importanza della partita. Domenica scorsa, gli azzurri hanno giocato, allo stadio San Paolo, contro la Juventus: la partita più attesa di tutta la stagione. E allora ecco che, in un post divertente quanto interessante, Abc, la società che gestisce il servizio idrico a Napoli, ha spiegato la relazione tra i consumi idrici e le partite di calcio del Napoli, facendo riferimento proprio a quella di domenica 26 gennaio, osservando come i consumi d'acqua diminuiscano anche del 20 percento; insomma, durante il match non si va nemmeno in bagno.

Quello che forse potevamo solo immaginare ma che da tempo, grazie ai sofisticati sistemi di telecontrollo, in ABC possiamo con elevata precisione misurare, è come varino i consumi d’acqua in occasione delle partite del Napoli. Un’alterazione dei flussi d’acqua, come quella che risalta nel grafico in basso, in un’altra città “normale” non avrebbe avuto spiegazione razionale. Anzi, appena manifestata, avrebbe provocato un allarme e indotto il gestore della rete idrica all’uscita delle squadre di pronto intervento alla ricerca di una fantomatica rottura che non avrebbero mai trovato. A Napoli, oramai, ci siamo abituati, e così, al fischio d’inizio, da tutte le condotte di distribuzione il flusso d’acqua si riduce almeno del 20%, (pari a circa 1000 litri di acqua al secondo su tutta la città) come se, all’improvviso, 200.000 cittadini, scomparissero da Napoli!

La società che gestisce il servizio idrico in città entra nel dettaglio, spiegando che il flusso d'acqua in città si ristabilisce durante l'intervallo della partita, per poi riabbassarsi quando inizia il secondo tempo; al fischio finale, ecco che i consumi tornano normali:

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Non è fantasia, dal grafico delle portate di una delle nostre maggiori condotte di distribuzione si vede come, all’inizio della partita di domenica 26 gennaio scorso, i consumi “crollano”, mantenendosi pressoché costanti per 45 minuti al termine dei quali, in tutte le case c’è lo scatto dal divano e la corsa a ristabilire l’equilibrio idrico interno. Poi, tutto ricomincia ed i consumi si abbassano nuovamente.
Quella di domenica, sempre analizzando il grafico, è stata una partita speciale, la tensione era tanta per cui, al primo gol del Napoli c’è stato un lieve picco dei consumi dovuto a tutti quelli che, quasi scaramanticamente, hanno preferito aspettare, restando incollati allo schermo, fino all’evento liberatorio! Poi, la tensione ha di nuovo preso il sopravvento e solo il fischio finale ha ristabilito le condizioni di normalità!
A Napoli nulla è scontato e anche il tifo calcistico è scienza!

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