«Carina lei!». Così il passante definiva Nino Taranto (che vestito da donna carino non lo era affatto) all'uscita dal noto albergo di lusso nel quale si era consumata la ‘truffa dell'ambasciatore del Catonga' in cui uno sprovveduto veniva ammaliato da una possibile eredità milionaria di un parente lontano intascabile solo previo pagamento di alcune tasse. Parliamo di un film pietra miliare della commedia all'italiana: "Totò truffa 62". I protagonisti della scenetta erano appunto Taranto e un monumentale Totò travestito per l'occasione da Fidel Castro con tanto di pistola, camiseta color verde militare e pugno chiuso.
Il principe della risata Antonio De Curtis e Nino Taranto erano una coppia di truffatori-trasformisti abituati a truffare per pochi spiccioli sfuggire alla legge travisandosi nei più disparati modi. Insieme alla celebre scena della vendita della Fontana di Trevi, quella di Fidel e moglie all'uscita dall'albergo è sicuramente una delle più note.