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Quarto, imprenditore in odor di camorra: “Portiamo anche le ottantenni a votare 5 Stelle”

Intercettato al telefono l’imprenditore in odor di camorra Alfonso Cesarano da indicazione di voto per il Movimento 5 Stelle al ballottaggio e racconta l’accordo con il consigliere grillino Giovanni De Robbio, accusato di voto di scambio e tentata estorsione.
A cura di Valerio Renzi
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Le intercettazioni riportate oggi dal quotidiano "la Stampa", rendono più chiari i contorni del terremoto politico che ha travolto la giunta del Movimento 5 Stelle a Quarto, comune dell'area flegrea, il primo in Campania ad essere governato dai pentastellati.

A parlare è Alfonso Cesarano, imprenditore in odor di malavita, legato secondo gli inquirenti guidati da John Henry Woodcook, al clan camorrista dei Polverino. "Comincia a chiamarlo. Ha preso 890 voti, è il primo degli eletti. Noi ci siamo messi con chi vince, capito?", il riferimento dell'imprenditore è a Giovanni De Robbio, primo degli eletti a Quarto, accusato di voto scambio e di tentata estorsione ai danni del sindaco Rosa Capuozzo.

Subito dopo Cesarano dà indicazione al suo interlocutore per il ballottaggio, un'indicazione chiara e semplice: "Adesso si deve portare a votare chiunque esso sia, anche le vecchie di ottant’anni. Si devono portare là sopra, e devono mettere la X sul Movimento 5 Stelle". "L’assessore glielo diamo noi praticamente – prosegue Cesarano parlando di De Robbio – E lui ci deve dare quello che noi abbiamo detto che ci deve dare. Ha preso accordi con noi. Dopo, così come lo abbiamo fatto salire così lo facciamo cadere".

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