Quarto, si dimettono altri due consiglieri comunali del M5S
Continua a perdere pezzi l'Amministrazione di Quarto guidata dall'ex M5S Rosa Capuozzo. Altri due consiglieri del Movimento Cinque Stelle hanno rassegnato le dimissioni. Sono Raffaele D'Alise e Stefania Gianino. "La notizia ci lascia increduli e sgomenti: alle ore 13 abbiamo appreso delle dimissioni dei consiglieri Raffaele D'Alise e Stefania Ganino. Ancora ieri sera (domenica, ndr.), nel corso di una riunione organizzativa per pianificare le prossime iniziative dell'amministrazione, nessun segnale di cedimento o tentennamento si era palesato". È quanto scrive, in una nota, il capogruppo di M5s al Comune di Quarto, Giorgio Fontana. "Non ci resta che prendere atto di tale e inaspettata decisione. A margine di questo comunicato, vi lasciamo l'amara considerazione che il nostro paese potrà realmente dirsi migliore solo quando la volontà popolare sarà ritenuta prioritaria", conclude il capogruppo.
Quarto, tutte le dimissioni delle ultime settimane
La settimana scorsa si è dimesso Luigi Rossi, ex capogruppo della lista civica Protagonismo e terzo esponente del consiglio comunale flegreo a lasciare l'incarico nelle ultime settimane. Lo scorso 31 dicembre avevano lasciato la carica anche l'assessore con delega al Bilancio e Tributi, Umberto Masullo e il consigliere di maggioranza Ferdinando Manzo. Due settimane prima, si dimettevano l'assessore Raffaella Iovine e il consigliere Giovanni De Robbio, accusato di tentata estorsione nei confronti del sindaco Rosa Capuozzo.
Gli ultimi sviluppi dell'inchiesta
Proprio alle pressioni esercitate dall'ex consigliere De Robbio il sindaco ha riferito nell'ultimo colloquio con il pm Woodcock, risalente al 12 gennaio. In quella data, il primo cittadino riferì di aver informato i membri del direttorio M5S delle minacce ricevute e che si stava preparando a denunciare. Agli dell'inchiesta per infiltrazioni mafiose nell'amministrazione sono finiti anche alcuni messaggi Whatsapp inviati dal sindaco al suo vice. "Stanotte ho avuto un incubo, colpa di De Robbio, che mi inseguivano. Non ho bisogno di Freud". Così scriveva Rosa Capuozzo la mattina del 18 ottobre al vice Andrea Perotti. Il messaggio è stato acquisito nei nuovi atti dell'inchiesta del pm Henry John Woodcock e dei procuratori aggiunti Giuseppe Borrelli e Filippo Beatrice depositati al Tribunale del Riesame.