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Quattro arresti per spaccio a Scampia, anche mamma col figlio: in casa centinaia di dosi di kobret

Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri di Napoli nella vela gialla di Scampia: in casa avevano centinaia di dosi di kobret e crack pronte per essere vendute. Tra i fermi, anche una madre col figlio di 19 anni, già detenuto agli arresti domiciliari. Sono stati portati in carcere a Pozzuoli e Poggioreale.
A cura di Natascia Grbic
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Lo hanno notato mentre gironzolava con fare sospetto nei pressi della porta della propria abitazione nella vela gialla di Scampia. Un comportamento che ha messo in allarme i carabinieri della stazione di Napoli quartiere 167, che lo hanno fermato e perquisito. In tasca il 39enne aveva 27 dosi di crack, 12 di kobret, un telefono cellulare e 466 euro ritenuti proventi dell'attività di spaccio. Dopo aver trovato gli stupefacenti, i militari hanno deciso di perquisire anche la sua abitazione, dove l'uomo viveva con altre tre persone: un ragazzo di 19 anni agli arresti domiciliari, la madre e un altra giovane. Ed è all'interno della casa che sono state trovate diverse dosi di droga, pronte per essere immesse sulle piazze di spaccio. Nell'abitazione c'erano 282 involucri di kobret, sei buste di crack, un altro telefono cellulare utilizzato per contattare i vari ‘clienti', materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente e 2.280 euro, ritenuti provento dell'attività di spaccio.

Quattro arresti a Scampia, in casa centinaia dosi di droga

Le quattro persone all'interno della casa sono state tutte quante arrestate con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le due donne sono state portate nel carcere femminile di Pozzuoli, mentre i ragazzi a Poggioreale. La droga era già pronta per essere venduta, già divisa in dosi per velocizzare il procedimento di acquisto. Soprattutto la kobret, una delle sostanze più pericolose attualmente in circolazione. Venduta soprattutto a Scampia, è anche nota come ‘l'eroina alla portata di tutti‘. Economica, tagliata con sostanze tossiche, derivante dagli scarti dell'eroina e dell'oppio, è estremamente pericolosa proprio per l'incertezza del taglio.

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