“Quella che vendete non è pastiera”: la protesta contro Esselunga
Protesta e provocazione del Movimento Neoborbonico – associazione culturale che nasce con l'intento di ricostruire e difendere la storia del Sud e l'orgoglio di essere meridionali – contro la nota catena di supermercati milanese Esselunga. Il movimento è stato infastidito dalla pubblicizzazione di una pastiera – dolce della tradizione napoletana, che si prepara a Pasqua con grano e ricotta – "made in Parma", dolce considerato per preparazione e origine degli ingredienti utilizzati molto lontano da quello originale. Per questo, gli attivisti neoborbonici hanno pensato di inviare all'Esselunga una "vera" pastiera, ovvero quella preparata secondo la tradizione partenopea, realizzata da un noto pasticciere napoletano. "Premessa, purtroppo, la legittimità della scelta – si
legge in una nota – resta la necessità di chiarire agli eventuali acquirenti che non si tratta di una pastiera prodotta a Napoli secondo un'antichissima tradizione legata sia ai prodotti che alla preparazione".
La provocazione, però, non si è fermata qui. Contemporaneamente, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è stata inviata una "falsa" pastiera, ovvero una di quelle "made in Parma" messe in commercio dalla catena milanese di supermercati, per sollecitare il governatore alla tutela e alla salvaguardia delle tradizioni e dei prodotti tipici del territorio. "La Campania e il Sud sono vittime, da oltre 150 anni, di un sistema economico e industriale nord-centrico che ha reso l'ex Regno delle Due Sicilie una vera e propria colonia di semplice consumo. La Campania e il Sud sono vittime anche di classi dirigenti locali sempre poco attente alla concreta difesa della nostra cultura e della nostra economia" concludono i neoborbonici.