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“Questa bambina è stata rapita e violentata ad Avellino”: ma è una fake news

Un post, apparso su Facebook, denunciava il rapimento di una bambina di 5 anni, in Irpinia, vittima anche di violenza sessuale da parte dei suoi sequestratori. Le indagini delle forze dell’ordine, però, hanno rivelato si trattasse di una fake news: gli autori avrebbero pubblicato il post su Facebook solo per fare incetta di “like”.
A cura di Valerio Papadia
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Tantissimi "mi piace", ma anche tanta preoccupazione in chi si è ritrovato a leggere il post sui social network che annunciava il rapimento di una bambina di soli 5 anni in Irpinia. Secondo quanto annunciato su Facebook, la piccola sarebbe stata anche violentata dai suoi aguzzini. L'intera storia, però, era una fake news, inventata di sana pianta dagli autori del post soltanto per fare incetta di "like", come hanno rivelato le indagini delle forze dell'ordine. La Polizia Postale si è subito messa al lavoro per individuare i responsabili, che sarebbero già stati individuati: per loro potrebbero profilarsi anche accuse pesanti. L'intera storia, dunque, era stata inventata di sana pianta. Tutto falso, fatta eccezione per la foto della bambina, residente nella provincia di Avellino, la cui famiglia è stata avvertita della presenza del post in rete da amici e famigliari e ha subito provveduto a denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine. Le indagini, come detto, vanno avanti e nelle prossime ore dovrebbero essere resi noti gli sviluppi e le accuse ai danni dei responsabili.

Per arginare la piaga delle fake news, garantire una corretta informazione e proteggere i fruitori dalle insidie delle notizie false, l'Unione Europea ha da poco istituito l'Osservatorio europeo dei mezzi d’informazione digitali (EDMO), un'osservatorio contro le fake news. A proposito di falsa informazione e di notizie non vere messe in giro si è espresso, qualche giorno fa, anche il sindaco di San Giorgio a Cremano, nella provincia di Napoli, Giorgio Zinno, che si è scagliato contro coloro che hanno diffuso la notizia di presunti casi di Coronavirus in città, che invece non sono mai stati accertati.

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