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Quindicenne in fin di vita: stava giocando con gli amici. La mamma: “Devono dire la verità”

Un 15enne di Caivano è in fin di vita all’ospedale Santo Bono: si trovava con quattro amici in un ospedale abbandonato, quando avrebbe battuto la testa cadendo da un’amaca. Una versione che non convince la madre del giovane, che lancia un appello: “Mi devono dire la verità”.
A cura di Valerio Renzi
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È ricoverato da ieri pomeriggio in fin di vita, un 15enne di origine ucraine, che è arrivato all'ospedale Santobono con una grave lesione alla testa. Il ragazzino si trovava con un gruppo di quattro amici, tutti coetanei, con cui si era introdotto in un ristorante abbandonato di Caivano, il "Free Time". Ascoltati dai carabinieri avrebbero fornito tutti la stessa versione: il loro amico si stava dondolando su un'amaca trovata all'interno della struttura, quando è caduto battendo violentemente la testa sul pavimento. Sono stati proprio gli amici a chiamare il 118. La prognosi del ragazzo è ancora riservata e rischia di non svegliarsi.

La madre del 15enne in fin di vita: "Voglio la verità"

La famiglia del ragazzo, che lotta tra la vita e la morte, non è convinta dal racconto dei quattro amichetti, tutti residenti a Caivano, quartiere difficile alla periferia di Napoli. La madre in particolare è convinta che quelle ferite il ragazzo non se le sia potute procurare cadendo da un'amaca. La donna, rimasta vedova, ha deciso di affidarsi alle parole del noto avvocato Angelo Pisani, che la rappresenta: "Secondo la famiglia la gravità delle ferite non è assolutamente compatibile con una caduta da un'amaca. La verità potrebbe essere anche molto diversa".

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