Raccolta differenziata: è boom in Campania, ma Napoli resta ferma al 21 %
I
n Campania sono 143 i comuni che hanno raggiunto la percentuale del 65% per la raccolta differenziata come previsto dalla legge (lo scorso anno erano 83). Un trend nettamente positivo che fa della regione della Terra dei Fuochi un esempio positivo. Incredibilmente però, la raccolta decolla in provincia ma rimane tristemente ferma ad un percentuale del 21% proprio nel capoluogo partenopeo, dove è stata oggetto di diverse campagne di sensibilizzazione e dove ugualmente sembra non ingranare. I dati relativi alle percentuali di raccolta differenziata raggiunte dai comuni campani è stato realizzato a cura di Legambiente Campania nel suo dossier sui "Comuni ricicloni", ovvero tutti quelli che hanno raggiunto la percentuale del 65 per cento, come richiesto dalla normativa vigente.
Secondo l'indagine è Sassano, comune della provincia di Salerno di oltre 5mila abitanti, con il 92,95 % di raccolta differenziata e 92,07 indice IPAC, il “Comune Riciclone Campano” 2014. Al secondo posto si piazza Casal Velino con l'84,80% di raccolta differenziata e 89,36 di indice IPAC, medaglia di bronzo per Roccadaspide, comune salernitano con il 94,57% RD e 88,20 di indice IPAC.
Tra i capoluoghi, uno solo, Salerno, si aggiudica il primato, Benevento con il 64 per cento lo ha manca appena, Avellino raggiunge il 55 per cento, Caserta il 45 per cento e Napoli il 21 per cento, la stessa percentuale dello anno scorso. Le ultime tre amministrazioni, infatti, non hanno fornito le informazioni del caso e quindi Legambiente riporta i dati dell'osservatorio regionale. Dati che non restituiscono il panorama complessivo, visto che riguardano 358 Comuni su 550, ma sicuramente rappresentativi di una tendenza che vede ancora Napoli ancora in preoccupante ritardo rispetto ai piccoli e grandi centri della regione.