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La camorra vuole soldi anche se ristrutturi un palazzo: “Dovete darci il 5 %”

Due pregiudicati, ritenuti affiliati al clan Contini, sono stati arrestati in un cantiere di via Martiri d’Otranto, nella zona dell’Arenaccia. I due si erano presentati come emissari del clan affermando il 5% del totale dei lavori spettava alla camorra. Gli agenti della Squadra Mobile si sono finti operai e li hanno bloccati quando sono tornati a chiedere il pizzo.
A cura di Nico Falco
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Gaetano Portanova, 57 anni, e Francesco Giamminelli, 52 anni, sono stati arrestati ieri mattina, 4 marzo, dagli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato. Entrambi ritenuti affiliati al clan di camorra dei Contini, sono accusati di aver tentato di taglieggiare una impresa edile impegnata nella ristrutturazione della facciata di uno stabile. I due, hanno ricostruito gli investigatori, avevano preso di mira il cantiere di un palazzo di via Martiri d'Otranto, all'Arenaccia, nella zona di influenza del clan Contini. Avevano avvicinato il titolare dell'impresa e gli avevano detto che per continuare a lavorare in quella zona c'era bisogno dell'autorizzazione da parte del clan. Che, chiaramente, si poteva ottenere soltanto versando una fetta dei guadagni. Hanno fatto esplicitamente il nome dei Contini e hanno indicato anche la somma da dare: per “mettersi in regola” con chi comanda nella zona si doveva pagare il corrispettivo al 5% del valore dei lavori.

Dopo quell'episodio la Squadra Mobile ha predisposto dei servizi di osservazione: degli agenti si sono finti operai, altri si sono appostati a distanza di sicurezza. Quando gli estorsori sono tornati per riscuotere il denaro è scattata la trappola; uno dei due ha tentato la fuga, ma è stato raggiunto dopo qualche decina di metri.

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