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Ragazzo di 22 anni pestato a sangue da una baby gang a Pompei: la foto su Facebook

Un ragazzo di 22 anni, originario di Ercolano, è stato picchiato selvaggiamente da una baby gang a Pompei. L’aggressione risale a sabato sera, ma è diventata di dominio pubblico dopo che la cugina del ragazzo ferito ha pubblicato su Facebook la foto del cugino col volto tumefatto. Due dei responsabili del pestaggio sono stati individuati e denunciati. Il sindaco di Pompei ha convocato un tavolo contro il bullismo.
A cura di Francesco Loiacono
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Il ragazzo pestato dal branco (Facebook)
Il ragazzo pestato dal branco (Facebook)

Un ragazzo di 22 anni, originario di Ercolano, è stato picchiato selvaggiamente da una baby gang a Pompei. L'episodio risale allo scorso sabato, ma è stato reso noto soltanto dopo che la cugina del ragazzo ha pubblicato su un social network la foto del cugino col volto tumefatto. Il ragazzo è attualmente ricoverato in ospedale e si dovrà sottoporre a un intervento chirurgico per uno zigomo fratturato. A procurargli le lesioni sono stati quattro violenti, due dei quali sono stati identificati e denunciati dai carabinieri: si tratta di un 18enne di Torre Annunziata e di un minorenne di Trecase, che dovranno rispondere di aggressione e lesioni.

Il sindaco di Pompei ha convocato un tavolo contro il bullismo

Intanto, dopo il brutale pestaggio avvenuto attorno alle 21.30 di sabato vicino alla stazione della Circumvesuviana di Pompei, il sindaco della cittadina, Pietro Amitrano, ha diffuso un comunicato in cui spiega di aver convocato, per lunedì prossimo, un tavolo con le forze dell'ordine per creare un piano contro il bullismo: "Faremo di tutto per agire tempestivamente e bloccare un fenomeno che sta diventando preoccupante", ha scritto Amitrano. Sarebbero infatti diversi gli episodi di bullismo che si sono verificati negli ultimi giorni nella cittadina, famosa in tutto il mondo per gli Scavi archeologici. Molte le mamme di Pompei che si sono rivolte allarmate al primo cittadino, che ha deciso così di passare all'azione convocando in Comune esponenti della polizia, dei carabinieri e della polizia locale.

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