Raid alla Sanità, spunta una nuova pista: Genny morto per errore in una sfida tra bande
Mentre si attendono per domani i funerali di Gennaro Cesarano, il 17enne ucciso da un colpo di pistola nel rione Sanità lo scorso 6 settembre, emerge un nuova versione di quella tragica notte. Secondo quanto appreso dalla redazione di Fanpage.it. l’omicidio della notte tra il 5 e il 6 settembre in piazza San Vincenzo sarebbe avvenuto nel contesto di un raid da parte di una delle bande che controllano i Quartieri Spagnoli di Napoli. Il gruppo – secondo tale ricostruzione – avrebbe fatto irruzione nella piazza del centro storico per rispondere a una provocazione. Poche ore prima, infatti, un altro raid sarebbe stato messo a segno da una banda proveniente dalla Sanità nei i vicoli dei Quartieri, da dove sarebbe poi partita immediata la reazione all’offesa.
Il raid alla Sanità
Al rione Sanità sono da poco passate le quattro del mattino quando il gruppo di malviventi – secondo la ricostruzione fornita a Fanpage – irrompe armi in pugno, evidentemente certo di trovare i nemici. In piazza però non c’è più nessuno: la banda rivale, rientrata nel quartiere dopo la scorribanda, si è dileguata poco prima dell’arrivo degli avversari. Davanti alla chiesa è rimasto solo un gruppetto di giovani che si trattiene a parlare, tra cui il diciassettenne Gennaro. Il raid non è andato a segno, ma i banditi decidono lo stesso di portare a termine la spedizione sparando all’impazzata per lasciare un segno del loro passaggio. Esplodono 18 colpi, come accerterà la polizia dai bossoli trovati sul basalto, ma solo uno colpisce Genny da una distanza approssimativa di 15 metri. La sua morte sarebbe quindi avvenuta per un tragico incidente. Si tratta di una delle possibili piste che la polizia sta vagliando. Se tale versione trovasse riscontri investigativi nell’ambito delle indagini in corso sarebbe la prova che Gennaro Cesarano è stato ucciso per errore e non era il reale obiettivo dei killer. A delineare meglio il quadro saranno anche intanto i risultati dell’autopsia eseguita sul corpo del ragazzo e quelli dei rilievi balistici.