Raid vandalico al Galiani occupato: 200mila euro di danni
Oggi il Galiani, l'istituto che che forma operatori economici, turistici e di marketing sito in via Don Bosco a Napoli è rimasto chiuso. Motivo, uno spaventoso assalto notturno ad opera di ignoti che ha devastato il plesso scolastico producendo danni per circa 200 mila euro. Distrutti infissi, porte, arredi e fotocopiatrici. Intatti sono rimasti, invece, i laboratori, riparati da porte blindate. L'istituto era stato occupato la mattina, una decina di studenti con maschere di Anonymous sul volto, armati di mazze, avevano minacciato i custodi insediandosi nell'edificio. L'irruzione aveva fatto scattare l'allarme nell'area dove si trova la cassaforte della scuola, impedendo che lo stesso allarme scattasse nella notte, quando ad introdursi nell'edificio sono stati i vandali. «Alle 7 abbiamo trovato la scuola deserta ed abbiamo constatato i furti e la devastazione – racconta la preside Armida Filippelli, da 12 anni alla guida dell'istituto – «Prima del raid ogni aula aveva una lavagna multimediale: i vandali le hanno scaraventate tutte dal muro, distruggendole. Hanno rubato anche i 31 computer che venivano utilizzati dagli studenti. Hanno rotto di tutto: fotocopiatrici, porte, sedie. Hanno anche fatto morire un pesciolino rosso che gli studenti avevano in classe. Siamo una scuola modello in cui tutti lavorano con passione. Forse questo non piace».
Raid al Galiani, la preside: "Saccheggio annunciato"
L'irruzione all'interno dell'istituto di periferia che custodisce attrezzature elettroniche di ultima generazione avrebbe forse potuto essere evitato: «Ieri, dopo l'occupazione, ho contattato le forze dell'ordine perché so bene che la nostra scuola è un obiettivo sensibile. Ci troviamo in una zona periferica e ho richiamato l'attenzione per chiedere una vigilanza notturna. Purtroppo ciò che temevo si è trasformato in realtà. È stato un saccheggio annunciato – commenta la preside – ieri ho avvisato la polizia ed ho cercato inutilmente di ottenere lo sgombero della scuola. Mi hanno detto che senza l'ok della centrale operativa non potevano agire».«Quanto ai responsabili, secondo la preside «c' è stata una saldatura tra occupazione ed assalto dei ladri vandali». «Faremo ogni sforzo – dice la preside – per riprendere le lezioni domani e per dare un segnale".
De Magistris: atto gravissimo
«È un fatto gravissimo. Sono inaccettabili gli episodi di violenza e saccheggio in città e nelle nostre scuole». Così commenta la vicenda il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che lancia un appello alle istituzioni «affinché si mettano subito in campo iniziative per sostenere la scuola che ha subito questo atto criminale» e perché si faccia «il massimo dal punto di vista economico e dell'organizzazione». Dal sindaco, inoltre, è giunto l'auspicio «gli autori di questo gesto si pentano immediatamente e chiedano scusa perché devastare una scuola significa distruggere la radici della città, la scuola che è nostro punto di forza. Siamo di fronte a un atto inqualificabile che denuncio con forza».