Rapina al supermarket, ucraino tenta di fermare i banditi: ucciso davanti alla figlioletta
Ucciso per aver tentato di fermare il rapinatore. È quanto accaduto a un cittadino ucraino di 38 anni, Anatolij Korov, morto sotto gli occhi della figlioletta di due anni in un supermercato del Napoletano. Il fatto è accaduto sabato sera a Castello di Cisterna, poco dopo le 19. L'uomo è entrato nel negozio "Piccolo", in via Selva, nel comune in provincia di Napoli, per fare la spesa insieme alla figlia più piccola. Mentre si trovava nel supermermarket una moto con due uomini in sella si è fermata davanti al supermarket. Due uomini, volto coperto e armi in pugno, irrompono nell'esercizio commerciale minacciando e intimando alla cassiera di consegnare l'incasso della giornata. A quel punto il 38enne ha portato fuori dal negozio il carrello con la sua bimba seduta dentro tornando dentro per fermare i malviventi. Lì si è scagliato contro uno dei due rapinatori, forse armato di coltello, per bloccarlo. Nella colluttazione è intervenuto anche il secondo rapinatore colpendo l'uomo con due colpi a una gamba destra e alla regione addominale, e altri due alla nuca.
Ucciso per un bottino da 300 euro
La scena è avvenuta a pochi passi dalla bimba di due anni, seduta nel carrello della spesa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Ai sanitari del 118, accorsi sul posto, non è rimasto che constatare il decesso dell'uomo. I carabinieri hanno avviato le ricerche dei due malviventi che si sono dileguati subito dopo la rapina in sella a una moto parcheggiata poco distante, approfittando dello smarrimento e del panico dei presenti. Al vaglio degli inquirenti le riprese filmate dal sistema di video sorveglianza del negozio. Korov. operaio edile dall'Ucraina, sposato e padre di tre figli, era in Italia con regolare permesso di soggiorno. L'autopsia sulla salma stata disposta dal pm di turno, che domani affiderà l'incarico; un'esame che potrà fornire elementi importanti per chiarire la dinamica dell'accaduto, compreso il dettaglio dell'uso del coltello, da parte di uno dei due banditi. L'incasso prelevato durante la rapina ammonta a circa 300 euro.
Vincenzo De Luca: "Anatolij Korol è un eroe civile"
"Esprimo profondo cordoglio per la morte di Anatolij Kolov, ucciso mentre tentava di sventare una rapina in un supermercato di Castello di Cisterna. Il suo gesto coraggioso – ha scritto in una nota sui fatti di sabato sera il governatore della Campania Vincenzo De Luca – lo rende un eroe civile e un martire della giustizia: Anatolij non ha esitato a mettere a repentaglio la propria vita per soccorrere il personale sotto la minaccia delle armi. Questi vili criminali ne avranno stroncato la giovane esistenza, ma non il coraggio e la dignità di chi – come lui – ogni giorno fa onestamente il proprio dovere rispettando gli altri e la legge. Attiverò ogni forma di aiuto concreto per i familiari in intesa con le istituzioni competenti, confidando al tempo stesso nell’operato delle forze dell’ordine affinché i colpevoli siano assicurati alla giustizia e puniti adeguatamente".
Saviano: "Se l'ucraino fosse stato il rapinatore ci sarebbero già cortei"
"Non ha fatto notizia. Anatoly Karol aveva 38 anni e sabato era con la sua bambina di un anno e mezzo a fare la spesa in un supermercato di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli. All'improvviso due malviventi hanno fatto irruzione nel locale per una rapina. Anatoly ha cercato di sventarla, ma gli hanno sparato davanti alla figlia e poi hanno infierito su di lui con un'arma contundente. È morto quasi subito. Anatoly era ucraino. Se fosse stato il contrario, se l'ucraino fosse stato il rapinatore, oggi su questo caso avremmo avuto molta più attenzione, raccolte di firme, cortei". Così il giornalista e scrittore Roberto Saviano su Facebook sulla morte del 38enne ucciso nella rapina.