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Rapina e violenta una prostituta, poi la scaraventa dall’auto: 26enne arrestato a Torre Annunziata

Un ragazzo di 26 anni, originario di Torre Annunziata e già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri per aver sequestrato, rapinato e violentato una donna. L’episodio risale all’agosto dello scorso anno: vittima una prostituta nigeriana con cui il 26enne aveva pattuito una prestazione, ma si era ritrovata in balìa del violento.
A cura di Francesco Loiacono
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Un ragazzo di 26 anni, originario di Torre Annunziata, nel Napoletano e già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato dai carabinieri per aver sequestrato, rapinato e violentato una donna. La vittima è una ragazza di origini nigeriane, che si prostituiva in strada. Il 14 agosto dello scorso anno il 26enne l'aveva incontrata a San Giovanni a Teduccio e aveva concordato una prestazione sessuale con lei, facendola salire in auto. Da quel momento però per la ragazza era iniziato un vero e proprio incubo. Il 26enne, anziché portarla in una strada limitrofa come pattuito, l'aveva condotta in un’area isolata del comune di Pompei. Durante il tragitto il ragazzo l'aveva minacciata e picchiata, rapinandola del telefono cellulare, degli effetti personali e di 100 euro. Poi, una volta giunti a Pompei, il 26enne aveva obbligato la ragazza ad avere un rapporto sessuale completo contro la sua volontà.

Le indagini sono durate mesi

All'altezza di Torre del Greco, ad un posto di blocco dei carabinieri, la ragazza si era sporta dal finestrino e aveva gridato per chiedere aiuto. Il 26enne non aveva esitato a scaraventarla fuori dall'auto in corsa, per poi dileguarsi. I militari prestarono subito le prime cure alla ragazza e iniziarono le indagini per individuare il malvivente. Ne fu individuata subito l'auto, che era stata però abbandonata e poi l'identità. Il 26enne si è reso irreperibile per mesi, ma è stato finalmente raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Torre Annunziata. Si trova adesso nel carcere di Poggioreale e deve rispondere di sequestro di persona, rapina e violenza sessuale. Sono in corso ulteriori indagini per risalire a un suo complice, che l'avrebbe aiutato in questi mesi.

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