Rapinatore ferito, la famiglia del 17enne accusa il poliziotto: “Eccesso di difesa”
Si è chiuso nel silenzio il ragazzino di 17 anni ferito lo scorso 29 settembre durante un tentativo di rapina a Mugnano, alle porte di Napoli. Il ragazzo è piantonato presso l'ospedale Cardarelli dalle forze dell'ordine, dove è ricoverato per guarire le ferite d'arma da fuoco alla gamba ed al gluteo rimediate nella rapina andata male. A sparare un agente della Digos della Questura di Napoli che ha reagito al tentativo di rapina sulla strada della Circumvallazione esterna sul territorio di Mugnano. Il poliziotto ha messo in fuga il complice del 17enne dopo aver ferito il ragazzo. Interrogato dagli inquirenti il giovane, residente nel quartiere di Miano, a Napoli, non ha risposto alle domande, affermando di non ricordare.
I familiari del giovane contro l'agente: "Eccesso di legittima difesa"
I Carabinieri hanno rinvenuto sulla pistola usata per il tentativo di rapina le impronte digitali del complice del 17enne. Attraverso le ricerche sulle banche dati delle forze dell'ordine si prova a risalire alla sua identità. Intanto l'agente della Digos che ha sparato contro il ragazzo reagendo alla rapina è stato iscritto nel registro degli indagati, un atto dovuto per chiarire meglio la dinamica dei fatti e le circostanze in cui è avvenuto il ferimento del 17enne. La famiglia del ragazzo, riunita al suo capezzale all'ospedale Cardarelli, parla di eccesso di legittima difesa, ricordando che l'obbligo per i poliziotti è quello di sparare il primo colpo in aria prima di mirare all'obiettivo