Rapinatori uccisi a Ercolano: “Dopo le minacce una scorta al gioielliere”
A Ercolano, in provincia di Napoli, un gioielliere rapinato spara ai suoi aggressori, e li uccide con una pistola regolarmente detenuta. "Fanpage.it – spiega il consigliere regionale di Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli – ha intervistato i parenti di Bruno Petrone, una delle due persone ammazzate durante il tentativo di rapina e oltre a scagliarsi contro lo Stato e a giustificare le azioni dei delinquenti in questione i familiari emettono una vera e propria sentenza di morte per il commerciante che ha sparato accusandolo di aver esagerato nella reazione e che è stato autore di una vera e propria esecuzione contro chi lo aveva "solo" derubato. La moglie ammette anche che sapeva che il marito faceva le rapine ma che pensava al massimo di vederlo in galera non che fosse ammazzato. I parenti annunciano davanti alle telecamere che potrebbero ben presto andare a prendere a casa il gioielliere per ucciderlo".
"Ho inviato – conclude Borrelli – il video alla Procura della Repubblica per chiedere che il commerciante sia messo sotto scorta per proteggerlo da questi delinquenti e che gli stessi siano identificati ed eventualmente sottoposti a fermo i parenti che hanno annunciato davanti alle telecamere l'intenzione di ucciderlo. Questa famiglia appare un nucleo criminale in tutta la sua composizione e andrebbe messa in condizione di fare altri danni o atti delinquenziali".