Rapine seriali agli automobilisti con martello e pistola, fermato 39enne
I poliziotti gli hanno trovato addosso una pistola finta, replica esatta di quelle vere, e un martelletto frangivetro, di quelli usati per spaccare i finestrini delle automobili. Con l’accusa di essere uno dei rapinatori che nei giorni scorsi avevano terrorizzato gli automobilisti a Secondigliano è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria Antonio Capoluongo, 39 anni; il provvedimento è stato successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria. Le indagini erano partite dopo una serie di segnalazioni di rapine avvenute nella zona di via Umberto Maddalena: due uomini in scooter, col volto coperto, sceglievano le vittime tra gli automobilisti bloccati nel traffico, accostavano le vetture, mandavano in frantumi il finestrino con un martello e, puntando una pistola contro il guidatore, si facevano consegnare soldi e preziosi. Gli agenti hanno controllato le registrazioni della videosorveglianza e si sono focalizzati sullo scooter usato dai rapinatori e sui frequenti passaggi in via Umberto Maddalena; lo hanno identificato e hanno scoperto che spesso era stato ripreso anche nella zona di Secondigliano.
Così è scattata l’operazione per bloccare Capoluongo. L’uomo è stato fermato dopo un inseguimento di alcuni minuti dagli agenti della Squadra Mobile e da quelli del commissariato di Secondigliano il 26 marzo scorso; addosso gli hanno trovato addosso una pistola semiautomatica, che poi si è rivelata essere una riproduzione, e un martello frangivetro, simile a quello che era stato utilizzato per mandare in frantumi il vetro dei finestrini delle automobili. I poliziotti hanno perquisito alcuni appartamenti tra Napoli e provincia a cui aveva accesso il 39enne e hanno trovato dei vestiti che corrispondevano a quelli usati da uno dei rapinatori; sono in corso le ricerche del complice.