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Reggia di Caserta: blitz dei carabinieri contro gli abusivi: sequestrate 40 riviste

I controlli sono scattati a poche ore dalla denuncia presentata da Edgar Colonnese, titolare del bookshoop della Reggia di Caserta contro gli ambulanti che controllano la la vendita illecita di gadget e riviste all’esterno della Reggia. Per le sue denunce Colonnese ha già subito minacce e intimidazioni.
A cura di Angela Marino
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L'esterno della Reggia (Foto di Edgar Colonnese)
L'esterno della Reggia (Foto di Edgar Colonnese)

Sono scattati ieri sera a Caserta, a pochi passi dell'area monumentale della Reggia borbonica, i controlli a tappeto dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della locale stazione. Il blitz finalizzato al contrasto all'abusivismo commerciale, ha permesso il sequestro di  40 riviste di guida turistica, illecitamente messe in vendita da due ambulanti. I due abusivi sono stati sanzionati con una multa di 5mila euro a testa. Le verifiche sono scattate a poche ore dalla denuncia del gestore del bookshop della Reggia, Edgar Colonnese. L'imprenditore ha denunciato con una lunga nota sulla sua Pagina Facebook i danni arrecati al suo esercizio commerciale dal sistema degli abusivi che da anni vive e prospera nella zona ai danni dell'economia locale. La sua lettera ha generato decine di condivisioni e centinaia di commenti e di attestati di stima e solidarietà. Eccola in forma integrale.

La denuncia del titolare del bookshop della Reggia: "In Campania c'è un sistema parassitario"

"In Campania, intorno ai beni culturali, c’è un “sistema” parassitario e illegale" scrive Edgar Colonnese  dal suo profilo Facebook- "Ne fanno parte tipografie abusive, venditori abusivi di libri, addetti alla vigilanza che non vigilano o sono “amici” dei primi, superiori gerarchici che non sorvegliano il lavoro dei secondi e in questo modo lasciano indisturbati i primi, sindacati che giustificano l’inazione dei secondi e dei primi, vigili urbani che avrebbero il compito di reprimere il commercio abusivo ma non lo reprimono"."Nella Reggia di Caserta, c’è ancora di più: caso raro perfino in Campania, questo sistema parassitario e illegale non lo trovi appena fuori il sito, lo trovi dentro".

"Il venditore abusivo di libri, parte di un sistema illegale che inizia nella tipografia abusiva – scrive Colonnese – io ce l’ho fuori al bookshop. Lo sento urlare ai turisti:"nun iate a ddu chill’, e’ prezz’ mii song’ a mità". E tu, che paghi le tasse, che paghi le utenze, che hai personale e costi, chiami l’addetto alla sorveglianza". "Una di queste volte – continua l'imprenditore – l’altro ieri, gli abusivi sono stati cacciati perché io li ho fatti cacciare. Dopo tre ore, io sono uscito per tornare a casa, e un abusivo, spalleggiato da altri tre, mi ha detto che io me ne devo andare, che io devo morire, e che loro si devono mettere coi chioschetti al posto mio. Mi sono fermato e gli ho chiesto se ce l’avesse con me. Mi ha risposto di si, e che mi deve uccidere. Lui è nel giusto. Perché qualche accattone di politico, qualche accattone di dipendente pubblico, qualche accattone di funzionario, lo avrà blandito, avrà trattato con lui.Perché nel “sistema” di cui sopra dobbiamo introdurre altri attori: i politici, i funzionari, e i vertici istituzionali, che in Campania interpretano creativamente, diciamo, la distinzione tra legale e illegale, e trattano con gli abusivi, gli fanno promesse, prefigurano scenari futuri".

"Ieri, ho messo penna su carta, e ho denunziato tutto questo. Mi minacceranno ancora? Non posso fermarmi, e lo devo fare per il Sud. Per tutti quegli imprenditori che vogliono aprire un cantiere e costruire, e va il parassita a chiedere la tangente, e la polizia non fa nulla, magari perché anche lì c’è stata una trattativa Stato/illegalità, sulla pelle di quell’imprenditore, sul suo sangue, sulla sua vita, sulla pelle sangue e vita dei suoi dipendenti. Il sud deve essere percepito come un territorio dove si può investire senza dover fare i conti con le intimidazioni. Dove la smettiamo di proteggere l’illegalità".

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