Reggia di Caserta chiusa per 3 ore per assemblea sindacale: i turisti in coda s’infuriano
Per visitare la Reggia di Caserta, gioiello patrimonio dell'Unesco, domenica mattina erano, come spesso accade, in migliaia. Eppure, a causa di un'assemblea sindacale, i cancelli della Reggia sono rimasti chiusi per tre ore, dalle 8.30 alle 11.30. Con i turisti che, in fila sotto il sole senza essere stati avvisati, non hanno trattenuto la loro indignazione. Qualcuno ha trovato riparo sotto gli alberi, altri hanno impiegato il tempo per visitare Caserta. Ma in tanti hanno rinunciato alla visita, protestando per quello che tutto sembra fuorché uno spot per incentivare il turismo.
L'assemblea contro i venditori abusivi
L'assemblea sindacale era stata convocata dalle sigle Uil-Pa e dall'Ugl per richiamare l'attenzione sul fenomeno dei venditori abusivi. Eppure, mentre i lavoratori della Reggia protestavano a cancelli chiusi, l'oggetto della loro protesta era lì come sempre, tra i turisti inviperiti: venditori non autorizzati di guide, souvenir, ombrelli, parcheggiatori abusivi. Per loro il lavoro è continuato indisturbato, senza che si vedesse un vigile a controllarli. Una beffa in più per tutti i turisti, molti dei quali già in possesso del biglietto, che hanno deciso di andarsene. Tra di loro anche chi aveva fatto molti chilometri per arrivare fino a Caserta: come un ciclista di Trieste che aveva inserito la tappa alla Reggia all'interno di un suo personale "giro d'Italia" in bici. Senza contare chi, a causa dell'assemblea, ha perso un'occasione di lavoro: come Rita, guida turistica, che avrebbe dovuto illustrare a 15 persone le meraviglie della Reggia. Peccato che il gruppo alle 10.30 avesse altri impegni e se ne sia andato. Con chissà quale immagine della Reggia, e dell'Italia, nella loro testa.