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Reggia di Caserta, crepe nell’emiciclo est. Sul posto i Vigili del Fuoco

Le crepe apertesi stamattina nell’emiciclo est della Reggia di Caserta minacciano la sicurezza e l’integrità del monumento. Sul posto i Vigili del Fuoco.
A cura di An. Mar.
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Questa mattina alcune crepe si sono aperte all'interno dell'emiciclo est della reggia di Caserta, nel vano ad arco posto all'ingresso dell'ex caserma Pollio, dove sono ubicati gli uffici della Scuola Nazionale Amministrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sul posto sono intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco che stanno provvedendo a mettere in sicurezza il sito. Si attenda la visita del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che ha annunciato il suo arrivo, nei prossimi giorni,  al sindaco di Caserta.

Crollata mesi fa una parte del tetto della Reggia di Caserta

Lo scorso 1 maggio è crollata invece una parte del tetto della storica Reggia di Caserta. Il crollo ha interessato il  lato occupato dall’Aeronautica Militare, all'esterno, lasciando quindi fortunatamente intatte le aree interne del monumento eretto da Vanvitelli. Il cedimento è avvenuto in un punto del tetto collocato  tra due comignoli , oggetto, in tempi piuttosto recenti di importanti lavori di ristrutturazione. A cedere è stata una trave piuttosto vetusta posta a sostegno sostiene delle tegole sul lato sinistro della struttura, dove appare ora un piccolo foro.

In quella occasione intervenne, sottolineando  l'urgenza di intervenire tempestivamente con operazioni di messa in sicurezza, l’assessore al Turismo della Regione Campania Pasquale Sommese: “Non possiamo permettere che dopo Pompei anche un altro grande patrimonio Unesco che è la Reggia di Caserta sia messo in pericolo dalla mancata manutenzione” dichiarò. “La Regione è pronta a sostenere la Soprintendenza, ma va messo in atto un piano serio condiviso di rilancio e valorizzazione. Valorizzazione che, non mi stancherò mai di ripetere, passa soprattutto attraverso una programmazione di eventi che comporti l’effettiva fruizione del bene culturale”.


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