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Primarie Pd Campania 2015, risultati finali: De Luca è il candidato alla Regione

Si è votato 606 in seggi del territorio regionale per scegliere il candidato del centrosinistra alla carica di governatore della Campania alle elezioni di maggio. L’ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha vinto col 52% dei voti davanti ad Andrea Cozzolino (Pd) fermo al 44%, e al socialista Marco Di Lello (4%).
A cura di Redazione Napoli
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Dopo le polemiche e le rinunce dell'ultimo minuto di due candidati, Gennaro Migliore (Pd) e Nello Di Nardo (Idv),  si è conclusa con la vittoria dell'ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca (Pd), la sfida tra i tre candidati in gara per la corsa a palazzo Santa Lucia. A contendersi con De Luca la poltrona di candidato a governatore della Campania alle prossime Elezioni Regionali del maggio 2015, c'erano  l'europarlamentare Pd Andrea Cozzolino, e il capogruppo del Psi alla Camera, Marco Di Lello. L'ex sindaco di Salerno  dovrà fare i conti con la sua condanna per abuso d'ufficio che lo rende, di fatto, ineleggibile. Hanno avuto diritto al voto, in forma gratuita per gli iscritti al partito, al costo di 2 euro per i cittadini non iscritti al partito, tutti i maggiorenni in possesso di certificato elettorale. In tutto hanno votato 157mila persone in Campania.  Per garantire la correttezza delle operazioni nei seggi il Pd nazionale ha disposto la supervisione di osservatori scelti dal partito nei diversi seggi del territorio regionale. Quattromila, i volontari impegnati nell'organizzazione delle attività.

 

Primarie Pd Campania 2015, risultati finali: è Vincenzo De Luca il candidato

È Vincenzo De Luca, storico sindaco di Salerno, di recente viceministro alle Infrastrutture (governo Letta) il vincitore delle Primarie del Partito democratico per individuare il candidato alle elezioni Regionali che si terranno nel mese di maggio. De Luca ha vinto le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla presidenza della Regione. De Luca ha raccolto il 52% dei consensi davanti ad Andrea Cozzolino (Pd), fermo al 44%, e al socialista Marco Di Lello (4%)."C'è stata una partecipazione straordinaria per come è stato tormentato il percorso di queste primarie – le prime parole dell'ex sindaco -. Credo che abbiamo ripristinato l'onore del Partito Democratico in Campania. Da adesso comincia un'altra fase fatta di unità, di concentrazione sul programma, di rapporto con i territori e di rilancio completo per una sfida per avere un'altra Regione: non sarà una passeggiata, avremo problemi tali da far tremare le vene ma siamo estremamente fiduciosi. Mai più ultimi non era solo uno slogan, sono sinceramente convinto che Napoli e la Campania possano avere un ruolo trainante per l'Italia".

Lo spoglio delle Primarie Pd Campania: proiezioni e risultati

Ore 23.50: L'ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca va verso la vittoria su Andrea Cozzolino. Al momento c'è uno scarto di circa 2.000 voti ma ci sono gli incontrovertibili dati di alcune aree strategiche come la provincia di Napoli, dove Cozzolino non è riuscito a sfondare (a differenza di De Luca a Salerno) mentre "Vincenzo Pol pot" come lo chiamavano i vecchi militanti del Pci, ha evitato il cappotto, riuscendo in alcuni casi a tenere un buon numero di voti. Vincenzo De Luca, ormai ragionevolmente sicuro di una affermazione positiva, è partito da Salerno alla volta di Napoli, obiettivo sede regionale del Partito Democratico, per festeggiare lì coi suoi sostenitori. A metà dello spoglio delle schede delle primarie del centrosinistra in Campania, secondo i dati resi noti dallo staff dello stesso De Luca, quando sono stati scrutinate 71.742 schede su circa 156.000 votanti, De Luca raccoglie il 64% delle preferenze con 45.680 voti; Cozzolino si ferma al 35% (24.756 voti) e Marco Di Lello al 2% (1.306 voti).

Primarie Pd Campania 2015: anche se è ancora prematuro tirare le somme, dai primi dati ufficiali dello spoglio delle singole sezioni c'è un vantaggio di Vincenzo De Luca contro Andrea Cozzolino. A far pendere l'ago della bilancia verso l'ex sindaco di Salerno, i risultati a Napoli città e nel circondario vesuviano, dove evidentemente ha avuto successo il lavoro dei "signori dei voti" Mario Casillo e Tonino Amato. Tutto a favore di De Luca, ovviamente, il risultato di Salerno e provincia. Anche ad Avellino, vittoria di De Luca con il 49,9%, Cozzolino al 42,8%, Di Lello al 7,6%. A Benevento vince Cozzolino, c'è un testa a testa all'ultimo voto a Caserta. Lo scenario al momento è quello di un leggero ma importante vantaggio di De Luca.
Dice Antonello Scuderi, segretario Regionale campano del Psi che l'outsider Marco Di Lello è al 10% in Campania.

De Luca in provincia di Salerno potrebbe superare il 70 per cento delle preferenze. Percentuali da record, cui peraltro, l'ex sindaco salernitano, decaduto ai sensi della legge Severino dopo una condanna per abuso d'ufficio, è abituato, nella sua zona.

Una prima carrellata di risultati in varie sezioni del Pd Campania
Una prima carrellata di risultati in varie sezioni del Pd Campania

L'affluenza alle primarie Pd Campania: 157mila votanti

Alle ore 23 arriva il dato finale del l'affluenza ai 606 seggi delle primarie in Campania per la scelta del candidato di centrosinistra alle regionali, secondo fonti del Pd, è di 157mila persone. L'affluenza dei votanti nei 606 seggi allestiti nella regione alle ore 19 è la seguente: 146.755 votanti (su Napoli e Salerno sono proiezioni). Nel Beneventano 11.255; nel Casertano 13mila; nell'Avellinese, 7.500. Nel Napoletano le proiezioni indicano 65mila votanti, e nel salernitano 50mila. Le urne chiudono alle 21. Per le primarie di coalizione che videro prevalere Bersani, in Campania votarono in 195.389, e in quelle del Pd in cui vinse Renzi in 192.443. Alle ore 14 una nota del Pd stimava in 40mila circa i votanti; alle ore 17, invece erano circa 75.500 i votanti (28.000 persone a Napoli e Provincia, 25.000 a Salerno, 9.000 a Caserta, 7.500 a Benevento e 6.000 ad Avellino). "Ottima affluenza, è un segno importante della validità di questo strumento che qualcuno vorrebbe frettolosamente archiviare" dichiara il vice segretario nazionale del Pd, Lorenzo Guerini.

Le polemiche durante il voto

Situazione tutto sommato tranquilla anche se in alcuni seggi si sono registrati polemiche o tensioni: nell'Alto-casertano, a Vairano Patenora, l'assenza di uno scrutatore ha spinto la segreteria del Pd a chiudere l'unico seggio del paese; i votanti sono stati fatti confluire nella vicina Teano, dove l'affluenza e' stata bassa. Nell'Agro-aversano, a San Marcellino, c'e' stata qualche tensione con un battibecco al seggio tra un sostenitore di De Luca e l'altro di Cozzolino. A Castel Volturno, al seggio di Pinetamare, hanno votato pochissimi immigrati. A Salerno il deputato del Pd Guglielmo Vaccaro, autosospesosi in settimana dal partito in disaccordo con la scelta dei vertici di far celebrare le primarie ha denunciato l'anomala apertura dell'ufficio Anagrafe del Comune, aperto di domenica: "Non penso che in momenti normali i cittadini che necessitino di un certificato trovino l'ufficio aperto", ha detto, su Twitter, postando la foto di un certificato elettorale rilasciato oggi a un elettore salernitano.

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Roberto Saviano: "Non andate a votare"

Sulla scia delle polemiche arriva infine l'appello di Roberto Saviano che prende posizione con un videomessaggio su Facebook tanto laconico quando duro: "Non andate a votare".  Secondo lo scrittore e giornalista partenopeo i candidati rimasti in gara sarebbero espressione della vecchia guardia della politica. "Domani alle primarie Pd in Campania non andate a votare – scrive Saviano su Facebook – Questo il mio consiglio. I candidati sono espressione della politica del passato. Queste elezioni saranno determinate da voti di scambio. Pacchetti di voti sono pronti ad andare a uno o all'altro candidato in cambio di assessorati. In più saranno determinanti gli accordi con Cosentino. Le primarie Pd avrebbero dovuto essere strumento di apertura e partecipazione, ma così non è stato (vedi il caso Liguria). Sino a quando non esisteranno leggi in grado di governarle, saranno solo scorciatoie per gruppi di potere. Non legittimiamole, non andate a votare" ."Non andare a votare è sempre una sconfitta, conclude, ma le primarie non possono essere – accusa lo scrittore – strumento di potere".

"Come cittadino, e cittadino campano, Saviano ha il diritto e il dovere di esprimere la sua opinione ed anche proporsi di orientare il comportamento dei suoi concittadini  – dice Arturo Parisi, inventore delle primarie prima nell'Ulivo e poi nel Pd – Altrettanto non direi del Saviano da tutti considerato una autorità morale. Da lui mi attenderei denunce precise su fatti circostanziati e non solamente ipotetici. Meno che mai mi sento di condividere il suo attacco generico alle primarie".

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Le primarie dei forfait e dei veleni

Che il clima tra gli aspiranti candidati a presidente del centrosinistra alla Regiona Campania non fosse esattamente disteso, era chiaro ormai da tempo. A meno di tre giorni dal voto hanno fatto un passo indietro il deputato Gennaro Migliore (Pd) ed il candidato Idv Nello di Nardo. Ma già da tempo veleni e malumori circolavano intorno alla campagna. Mercoledì, la notizia dell'uscita dell'europarlamentare Paolucci, che denunciava una colpevole promiscuità con la destra da parte dei candidati alla primarie, frutto, secondo il politico campano, di una strategia di accordi finalizzata a catalizzare anche i voti dei cosiddetti cosentiniani. Una tesi avallata in parte anche da Migliore, che proprio poche ore dopo ore dopo ha annunciato il suo ritiro argomentando la scelta con una articolata lettera aperta. Infine, la rinuncia di Nello di Nardo.

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