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Regionali 2015 in Campania: seggi aperti dalle 7, al voto 5 milioni di elettori

Seggi aperti fino alle 23 per eleggere il nuovo presidente della regione Campania dopo Stefano Caldoro. A Napoli, il centro con il più alto numero di votanti, sono chiamati al voto 787mila elettori. Lo scrutinio dei voti inizierà stasera subito dopo la conclusione la chiusura dei seggi. Al voto anche numerosi comuni per le amministrative.
A cura di Angela Marino
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Urne aperte dalle 7 in centinaia di seggi in tutta la regione Campania che oggi è chiamata ad eleggere il nuovo governatore insieme ad altre sei regioni italiane. I seggi resteranno aperti fino alle 23, poi comincerà lo spoglio che andrà avanti fino alle prime pre del mattino. Si vota anche in 75 comuni per l'elezione dei sindaci e per il rinnovo dei Consigli comunali; nessun capoluogo di provincia, 21 i comuni sopra i 15mila abitanti e nei quali quindi potrebbe essere necessario il ballottaggio. Sono 27 i comuni al voto in provincia di Napoli, 16 sopra i 15mila abitanti tra cui Giugliano in Campania che è anche il comune non capoluogo di provincia più popoloso d'Italia. In provincia di Salerno si vota in 21 comuni, 3 sopra i 15mila abitanti; 10 comuni al voto nel Casertano, 2 sopra i 15mila abitanti; tutti sotto i 15mila abitanti gli 8 e i 9 comuni al voto rispettivamente nelle province di Avellino e Benevento. Lo scrutinio dei voti inizierà a partire dalle ore 23 di oggi, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l'accertamento del numero dei votanti. In caso di contemporaneo svolgimento di elezioni regionali e comunali lo scrutinio relativo alle elezioni regionali inizierà alle ore 23.00, mentre quello relativo alle elezioni comunali verrà rinviato alle ore 14 di lunedì 1° giugno.

A Napoli saranno chiamati al voto 787.871 elettori, di cui 370.600 maschi e 417.271 femmine, attestandosi come la città con il più alto numero di votanti. Dei 5.766.810 abitanti campani, infatti, oltre la metà si trovano nella circoscrizione di Napoli (3.054.956). Subito dopo c'è Salerno (1.092.875), Caserta (904.921), Avellino (429.157), Benevento (264.800). A sfidarsi per la poltrona di Palazzo Santa Lucia in questa tornata elettorale sono cinque i candidati con le rispettiva venti le liste. Nove per il candidato del centrosinistra De Luca, otto per quello del centrodestra Caldoro. Una a testa per i candidati Valeria Ciarambino (M5S), Salvatore Vozza (Sinistra al lavoro) e Marco Esposito (lista civica "Mo!"). I consiglieri regionali da eleggere saranno 50, dieci in meno di quelli della legislatura uscente.

L'election day è arrivato dopo una campagna elettorale infuocata da polemiche circa la presenza, in alcune delle liste elettorali di candidati cosiddetti impresentabili, il cui elenco è stato presentato formalmente dalla commissione Antimafia presieduta da Rosi Bindi alla vigilia del voto, lo scorso 29 maggio. Nella lista 16 nomi tra cui anche quello del candidato del centrosinistra Vincenzo De Luca (Pd). Una notizia, quella della presenza dell'ex sindaco di Salerno nella black list della commissione bicamerale che non ha fatto che rinfocolare le critiche alla candidatura del politico sul quale pesa, tra l'altro, l'ombra di una condanna per abuso d'ufficio. Per effetto della Legge Severino che decreta l'ineleggibilità dei condannati, De Luca potrebbe avere difficoltà ad insediarsi nel ruolo di presidente della regione.

Regionali 2015 in Campania: come si vota?

Il nuovo presidente della regione sarà eletto con il sistema maggioritario, mentre i 50 consiglieri regionali saranno eletti con un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Sulla scheda- di colore verde- l'elettore potrà esprimere il proprio voto secondo diverse preferenze. Potrà scegliere di apporre un segno solo sul nome del candidato presidente, senza votare le liste che lo appoggiano: il voto sarà valido solo per l'elezione del presidente e non si estende a nessuna lista. Altrimenti, l'elettore potrà votare una lista senza indicare alcun candidato: il voto così sarà attribuito al candidato a presidente cui la lista scelta è collegata. Ancora, l'avente diritto al voto potra' esprimere la preferenza per un candidato consigliere scrivendo il nome e cognome- o anche solo il cognome del candidato consigliere- a lato del simbolo del partito d'appartenenza, indicando anche una seconda preferenza di genere diversa dalla prima. Infine, c'e' l'esercizio del voto disgiunto: l'elettore ha la possibilità di votare per un candidato a presidente ed anche per una lista ad esso non collegata. La consultazione e' a turno unico, vi è una soglia di sbarramento per le liste provinciali che abbiano ottenuto meno del 3%, (a meno che siano collegate a un candidato Presidente che ha ottenuto il 10% dei voti), ed è previsto un premio di maggioranza del 60% per le liste collegate al Presidente vincente, a prescindere dalla soglia percentuale raggiunta. Uno dei seggi è riservato al candidato alla presidenza arrivato secondo.

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