Regionali Campania 2015: La sinistra punta su Nino Daniele. Ma si dimetterà da assessore?
La sinistra campana sembra aver ormai trovato la quadra per le prossime elezioni regionali. Si costruirà una coalizione a sinistra del Partito Democratico che si candiderà a governare la Regione Campania e la scelta del candidato presidente è caduta sull'attuale assessore alla cultura del Comune di Napoli Nino Daniele. Ex esponente del Partito Democratico, già assessore regionale, sindaco di Ercolano, Daniele ha ricoperto anche ruoli importanti extra politici come la direzione del Museo Archeologico Virtuale di Ercolano. Negli ultimi giorni le trattative si sono intensificate: intorno al sindaco di Napoli Luigi De Magistris si sono seduti gli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista, Sinistra in Movimento e l'appello "Maggio" lanciato da diversi soggetti provenienti dal mondo dell'attivismo sociale, sindacale e politico.
Sel e Sim avanti tutta Il primo a benedire la candidatura di Nino Daniele alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di sinistra non poteva che essere Luigi De Magistris che di fatto rappresenta il fulcro intorno a cui si è ricomposta la sinistra campana. Il primo cittadino ha seguito, insieme al fratello Claudio, tutte le trattative da vicino ed ancora in queste ore lavorano per allargare la coalizione. I primi a gioire per la quadratura trovata su Nino Daniele sono i vendoliani di Sel. "E' una buona candidatura, Daniele si candida a governare davvero la Campania" dice a Fanpage Carlo Giordano segretario napoletano di Sel. Proprio la formazione di Vendola ha provato fino alla settimana scorsa a costruire un accordo con il Pd. "Cosa farà il Partito Democratico adesso è una questione che non ci riguarda più, sono problemi loro e purtroppo anche dei cittadini campani che assistono allo scempio di una discussione politica fatta di tattiche interne". Da Sel sperano in una coalizione larga. Sinistra in Movimento, il gruppo ispirato da Sergio D'Angelo, è confluita nella coalizione sul nome di Daniele. A seguire le trattative è stato Pietro Rinaldi, consigliere comunale di Sim. "Finalmente si prende atto anche in Campania che il centro sinistra non esiste più" dice Rinaldi a Fanpage. "Vista l'enorme questione morale che si è aperta nel Partito Democratico chi meglio di un ex Pd come Nino Daniele può rappresentare l'alternativa in Campania" prosegue il consigliere comunale.
Rifondazione e Maggio: l'importante è la coalizione. Moderato entusiasmo anche nell'altra parte dei "cespugli" di sinistra. Rifondazione Comunista ha battagliato per settimane per convincere gli altri pezzi a costruire una coalizione alternativa al Pd. "Per noi il nome è secondario – dice a Fanpage.it Gabriele Gesso segretario provinciale di Rifondazione Comunista – l'importante è avere una coalizione alternativa al Pd e questo fatto si sta concretizzando. Se ci viene fatta una proposta la valutiamo" e sul candidato presidente aggiunge "il nome deve avere la caratteristica di compattare la coalizione, Daniele non mi sembra una proposta indecente".
Infine l'appello Maggio che ha coinvolto attivisti sociali e sindacali. Da quelle parti non si fidano ancora della reale consistenza della coalizione e c'è chi ha il sospetto che subito dopo le primarie alcuni pezzi possano ricucire con il Pd. Insomma interessa ma ancora titubanza. "A noi interessa il programma politico e la collocazione della coalizione – spiega a Fanpage Michele Franco, uno degli animatori di Maggio – certo il nome di Nino Daniele non scalda i cuori ma non ci sembra affatto un mascalzone". Di certo è che la possibilità di un riavvicinamento con il Pd, magari dopo le primarie, esiste ancora. Ad animarlo è uno schieramento trasversale che attraversa diversi partiti della coalizione ed è animato soprattutto da vecchi dirigenti dei diversi partiti della sinistra campana. Un'ipotesi che al momento però è stata accantonata e non è un caso che i dirigenti politici dei partiti di sinistra che hanno lanciato l'idea della coalizione alternativa al Pd siano tutti under 45 ed abbiamo avuto anche dei percorsi politici comuni nei movimenti, come appunto il caso di Giordano, Rinaldi e Gesso.
Daniele si dimette? – In attesa dell'ufficialità della candidatura di Nino Daniele ci si chiede se l'assessore si dimetterà lasciando Palazzo San Giacomo per la campagna elettorale. La "regola" di De Magistris sembra far propendere per le dimissioni. E' già accaduto con Sergio D'Angelo e Alberto Lucarelli in occasione delle elezioni politiche, ed anche ad altri assessori come Moxedano e Fucito sono state chieste le dimissioni in caso di candidatura nelle liste dei rispettivi partiti al consiglio regionale. Di certo peserà molto anche l'opinione di Claudio De Magistris, da sempre uno degli uomini chiave del sindaco sui temi della cultura e dei grandi eventi, proprio quelli attualmente nelle mani di Nino Daniele al Comune di Napoli. La decisione dovrebbe essere presa in settimana.