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Regionali Campania: Berlusconi a Napoli per Stefano Caldoro. Che promette soldi ai poveri

L’ex premier arriva in Campania per una due giorni intensa di incontri, insieme a Francesca Pascale. Il governatore ricandidato spara le sue cartucce finali: assegno per le famiglie povere e sgravi alle aziende che assumono.
A cura di Redazione Napoli
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Tempo di elezioni e tempo di far sognare. E anche se non ci riesce più come prima nessuno, nel centrodestra, può ancora dire di fare a meno di lui. Torna a Napoli, suo quartier generale all'epoca della presidenza del Consiglio e dell'emergenza rifiuti in Campania, Silvio Berlusconi: l'oggi ex premier, accompagnato da Francesca Pascale, è arrivato all'ombra del Vesuvio, nell'hotel di via Partenope a Napoli per sostenere la rielezione alla presidenza della Regione Campania di Stefano Caldoro. Con loro la capolista di Forza Italia alle Elezioni Regionali del 31 maggio, Alessandra Mussolini e tutti i fedelissimi della prim'ora dell'ex Cavaliere: Fulvio Martusciello, Maurizio Iapicca, Paolo Russo. Nella hall dell'albergo anche l'ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, l'assessore campano uscente ai trasporti, Sergio Vetrella, l'ex presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro alias Giggino ‘a purpetta, il cui rampollo, Armando, è supercandidato in Forza Italia. Quello di Berlusconi è stato il primo degli appuntamenti di una due giorni in Campania, alle 19 infatti Berlusconi darà il via alla convenction di centrodestra nella Mostra d'Oltremare, poi andrà a una cena elettorale. Domani il leader di Forza Italia sarà a Caserta (ore 17) e a Salerno (ore 19).

Berlusconi: "Caldoro vincerà in Campania, è un galantuomo"

"Ho la sicurezza che Caldoro che è un galantuomo, sarà il prossimo governatore della Campania. Lo dico perché conosco l'intelligenza dei campani" esordisce Berlusconi che però non parla in alcun modo di Vincenzo De Luca con il quale in passato si è trovato d'accordo su molte cose. Parla molto delle questioni nazionali, Berlusconi, così come la sua compagna Francesca Pascale. Interpellato su Nicola Cosentino, il suo pretoriano in Campania per un decennio, oggi in carcere per pesantissime accuse di connivenza col clan dei Casalesi, l'ex premier dice: "Mi auguro che il suo calvario finisca presto. Ho avuto con lui relazioni politiche e per lui ho avuto e ho stima. Per il resto – aggiunge – non posso esprimere un giudizio". Intanto all'esterno dell'hotel Vesuvio si sentono le proteste dei disabili dei centri di riabilitazione, protesta organizzata dall'ultimo dei giapponesi di Cosentino, Vincenzo D'Anna, proprio nel giorno della venuta di Berlusconi. L'ex Cav. ha parole dure per D'Anna: "Si è spostato con De Luca? Meglio così". Berlusconi snocciola poi opinioni sulla situazione regionale campana che a suo dire "è migliorata. Ci sono dati inequivocabili, afferma : la sanità aveva un deficit di 500 milioni l'anno, oggi, l'anno scorso ha chiuso con un attivo di 240 milioni, i pagamenti ai farmacisti si sono ridotti, anche l'Istat dice che la Campania ha avuto in Italia meno disoccupati, c'è stato un incremento di occupazione di 46 mila unità di cui 11mila giovani, poi – prosegue – ho visto sette ospedali in più, in Campania – ha poi concluso – ci sono 1.100 nuovi medici e operatori, mentre in Toscana che è amministrata dalla sinistra i burocrati sono più numerosi dei medici e degli operatori. In Campania quindi ci sono segni che la Regione è stata amministrata bene". E poi, su Ciriaco De Mita, protagonista del cambio di casacca fondamentale in questa campagna, da centrodestra a centrosinistra, Berlusconi affonda: "De Mita è stato coerente con una vita nella sinistra Dc. Con Mani Pulite – ha affermato – la magistratura lo ha sempre rispettato, usando il bisturi nella Dc, salvando e non toccando uomini di sinistra".

Le promesse di Caldoro: un assegno alle famiglie povere

"Assegno di sostegno per famiglie in difficoltà e sostegno a imprese che assumono giovani. Già trovate le coperture": affida a un tweet le sue due promesse elettorali di fine campagna, Stefano Caldoro. Dunque niente reddito di cittadinanza ma un assegno alle famiglie in crisi. E sui rifiuti, dice no a un altro termovalorizzatore (previsto dal suo piano regionale): "Non servono impianti aggiuntivi – dichiara -. "E questo è stato possibile per l'aumento della percentuale della raccolta differenziata".

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