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Regionali in Campania: ecco com’è andata per i consiglieri al comune di Napoli candidati

Un solo eletto, l’ex assessore Franco Moxedano, fra gli esponenti della amministrazione de Magistris che hanno tentato la scalata alla regione e una schiera (folta) di non eletti. Tra chi ha registrato ottimi numeri e chi ha visto un’autentica debacle, ecco, nel dettaglio, come è andata la corsa al consiglio regionale per gli esponenti del Comune di Napoli.
A cura di Angela Marino
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Da Palazzo San Giacomo a Palazzo Santa Lucia non ci sono esattamente una manciata di voti distanza. Lo sanno bene, dopo i risultati dell'election day del 31 maggio per il rinnovo del consiglio regionale e la scelta del nuovo governatore della Campania, i consiglieri e assessori al comune di Napoli candidati. Solo uno, fra gli ex esponenti dell'amministrazione de Magistris, l'ex assessore Franco Moxedano è stato eletto al consigliere regionale per l'Italia dei Valori con oltre 4.400 voti, risultando il più votato dell'Idv in Campania, mentre per tutti gli altri le porte del palazzo della regione sono chiuse. Nell'assalto alla Regione Campania, da oggi guidata da Vincenzo De Luca, c'è, però, chi si è ugualmente distinto per aver registrato un alto numero di preferenze, sebbene al di sotto della soglia per l'ingresso in consiglio e chi invece si è trovato un mano solo una manciata di voti.

Fuori dal consiglio regionale ma con un'ottima affermazione in termini di preferenze è Marco Nonno di Fratelli d'Italia che arriva secondo dopo Luciano Passariello superando le 6mila preferenze di cui 3.172 ottenute nella città di Napoli, dove quattro anni fa risultò essere il consigliere comunale più votato tra tutte le liste. Non raggiunge l'obiettivo, ma raccoglie l'onore delle armi anche David Lebro il consigliere comunale eletto con l'Udc e candidato alla Regione Campania nella lista civica di Vincenzo De Luca "Campania Libera". Lebro, che al Comune sostiene la maggioranza di Luigi de Magistris, ha ottenuto 5mila voti di cui la metà nella città di Napoli e l'altra metà nel resto dei 91 comuni. Nella disfatta di Sinistra al Lavoro, la colazione di Salvatore Vozza che non ha centrato l'ingresso in consiglio regionale, piccola soddisfazione per Pietro Rinaldi, consigliere comunale che arriva alla soglia delle 2.800 preferenze di cui 1.500 nel Comune di Napoli, risultando l'esponente di sinistra più votato in città.

Esclusi con un pugno di voti invece tutti gli altri consiglieri comunali di Napoli che hanno tentato la corsa a Palazzo Santa Lucia. Non arriva a 400 voti Ginetta Caiazzo candidata alla Regione con i Verdi, che nella città di Napoli arriva appena a 199 voti. Sorte analoga per Carmine Attanasio, il consigliere comunale anch'egli componente della maggioranza di Luigi de Magistris che racimola in tutta la provincia di Napoli appena 697 voti. Subito dopo Franco Moxedano nella lista dell'Italia dei Valori si piazza il consigliere comunale Enzo Varriale che si è fermato a 2.700 voti. Curioso l'andamento del voto di Varriale che raccoglie più preferenze in provincia di Napoli, ben 1.842, che in città, dove non supera gli 875 voti. Nella lista civica a sostegno di Vincenzo De Luca, risultati poco esaltanti per la schiera di consiglieri comunali di Napoli candidati per il consiglio regionale. Escluso il caso Lebro, vanno male Gennaro Esposito, fermo ad appena 690 preferenze di cui 469 nella città di Napoli e Maria Lorenzi che supera di poco i 400 voti. Meglio, ma sempre lontano dalle prime posizioni, Enzo Gallotto, che quattro anni fa fu il primo eletto di Italia dei Valori al Comune di Napoli e che ora in Campania Libera arriva a 2.500 voti di cui 1.500 raccolti nel comune di Napoli. Una sfida che potrebbe intendersi come test in vista delle elezioni comunali del prossimo anno, promettente per alcuni, non proprio esaltante, per altri.

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