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Regione, Caldoro assicura sostegno al partito di Adinolfi, insorgono i movimenti Lgbt

L’ex presidente della Regione Campania si è detto disponibile a presentare una interpellanza per capire se la Regione finanzia progetti sull’indottrinamento gender.
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Caldoro

L’ex presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, oggi capo dell'opposizione di centrodestra al consiglio regionale, riceve nel suo ufficio del centro direzionale i rappresentanti del Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi ed i movimenti omosessuali insorgono. Il leader napoletano del movimento, tacciato più volte di omofobia, ritiene di aver riportato una vittoria ottenendo udienza da un così importante rappresentante politico in quanto “da oggi – ha affermato Luigi Mercogliano, già candidato sindaco al Comune di Napoli – sul tavolo del maggiore esponente dell'opposizione in Regione Campania c'è la denuncia del PdF che pone l'accento su come sono stati spesi e vengono tuttora elargiti soldi pubblici alle associazioni lgbt ed ai comuni che aderiscono per portare all'interno delle scuole l'indottrinamento gender e le follie sulla autodeterminazione sessuale dei bambini.” Mercogliano ha fatto visita a Caldoro accompagnato da Luigi Rispoli e Carlo Lamura dei Volontari per l'Italia.

Mercogliano ha attaccato il governatore regionale Vincenzo De Luca e l’assessore Chiara Marciani per aver previsto “il finanziamento di progetti sulle diversità di genere e sull'approccio all'affettività ed alla sessualità che si celano dietro il condivisibile contrasto a tutti i fenomeni di bullismo e di violenza in generale.” Mercogliano ha quindi raccontato che Caldoro “si è mostrato molto interessato alla questione chiedendoci di collaborare per le prossime due settimane con il suo staff al fine di metterlo in condizione, già dalle prossime convocazioni delle sedute del consiglio regionale, di presentate un'interpellanza scritta al presidente ed alla giunta per conoscere nel dettaglio l'entità dei fondi stanziati, i soggetti beneficiari, le scuole che insieme a questi hanno risposto ai bandi presentando domanda e la natura specifica dei corsi promossi, richiedendo nel dettaglio anche quante quali e se vi siano strutture pubbliche pedagogiche e sanitarie coinvolte per affrontare le delicate tematiche del contrasto ai fenomeni di bullismo, cyberbullismo, bullismo omotransfobico e femminicidio.”

Secondo il sito web di cultura omosessuale Gayburg l'obiettivo del Popolo della Famiglia è, però, “impedire che si possa alimentare una cultura del rispetto contro quei ragazzi gay che Mario Adinolfi ritiene carne da macello per la sua campagna basata sull'odio.” Gayburg ha anche attaccato la decisione del partito di Adinolfi di creare a Napoli uno sportello anti-gender “per denunciare chiunque osi sostenere che l'eterosessualità non sia superiore a qualunque altro orientamento sessuale e che le debba determinare maggiori privilegi civili soprattutto a chi ha sposato e ingravidato più mogli.” Per Gayburg “l'integralismo si sta muovendo e sta minacciando ritardi, inclusioni e sabotaggi contro qualunque progetto miri a creare un mondo migliore per i nostri figli.”

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