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Regione Campania: ecco dove sorgeranno i siti di compostaggio, uno a Napoli Est

Vincenzo De Luca annuncia 25 impianti di compostaggio in Campania per una spesa di 220 milioni di euro. Uno sorgerà anche a Napoli nel quartiere di Ponticelli. Tra poche settimane gli incontri con i Comuni per predisporre le gare d’appalto.
A cura di Antonio Musella
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Nelle prossime settimane la Regione Campania annuncerà i 25 siti dove saranno costruiti altrettanti impianti di compostaggio per il trattamento dei rifiuti organici nell'ambito del piano regionale dei rifiuti. Il governatore Vincenzo De Luca ha dato alcune anticipazioni rispondendo alle domande di Fanpage.it al termine della conferenza stampa sull'avvio delle opere per 200 comuni campani finanziate con i fondi europei.

Impianto di compostaggio anche a Ponticelli

Sono 37 i Comuni che avevano presentato alla Regione Campania la richiesta di finanziamento per la costruzione di impianti di compostaggio sul proprio territorio, tra questi l'ente di Palazzo Santa Lucia ne ha scelti 25. "Abbiamo selezionato i siti e li annunceremo nelle prossime settimane – ha detto De Luca – tra questi ci sarà sicuramente il sito di Napoli Est, poi ci saranno i comuni di Afragola, Pomigliano d'Arco e Marigliano per la provincia di Napoli, per quella di Caserta invece Cancello Arnone, Lo Uttaro, Casal di Principe e Rocca d'Evandro, per Benevento il Comune di Baselice, per Avellino, Conza della Campania e Chianche, per Salerno è previsto l'ampliamento dell'impianto già esistente, poi ci saranno altri impianti a Fisciano, San Mango Piemonte, Pontecagnano e Castelnuovo Cilento". La spesa complessiva prevista dalla Regione Campania è di 222 milioni di euro per la costruzione degli impianti.

"Nelle prossime settimane incontreremo i Comuni per capire chi deve fare le gare – ha proseguito De Luca – ci rivolgeremo ai comuni grandi, come ad esempio quello di Napoli per affidare la gestione delle gare d'appalto, per il resto faremo noi". Il Comune di Napoli aveva presentato la richiesta di finanziamento per diversi impianti di compostaggio tra cui quello di Napoli Est nel quartiere di Ponticelli nell'area in cui sarebbe dovuto sorgere l'inceneritore previsto dal vecchio piano rifiuti della precedente giunta regionale guidata da Stefano Caldoro. "Abbiamo intrecciato il consenso dei Comuni con un equilibrio territoriale, gli impianti saranno diffusi in tutta la Regione per evitare problemi e per rendere il piano funzionale a tutto il territorio" ha spiegato De Luca. La realizzazione degli impianti di trattamento dei rifiuti è la chiave per far cessare la sanzione europea. Gli impianti costeranno circa 12 milioni di euro ciascuno, ma per quelli più grandi la spesa si raddoppierà arrivando a 24 milioni di euro.

Scontro governo-Regione Campania sul piano rifiuti

Appena poche settimane fa il Ministero dell'Ambiente ha inviato alla Regione Campania dei rilievi sul piano rifiuti approvato dalla giunta De Luca. Tra le osservazioni principali al piano secondo il dicastero di Gian Luca Galletti, ci sarebbe la necessità di costruire un nuovo inceneritore, oltre ad implementare la raccolta differenziata e prevedere nuovi impianti per la produzione di CSS (combustibile solido secondario). "Gli impianti di compostaggio sono un pezzo essenziale del nuovo piano di gestione dei rifiuti – ha sottolineato il governatore – con l'eliminazione dei termovalorizzatori, rispetto ai 3 o 4 previsti dal precedente piano". Proprio su questo tema nel recente incontro tra De Luca e il Ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti per fare il punto sul "Patto per la Campania", Regione e Governo avevano annunciato la disponibilità al confronto per migliorare il piano rifiuti della Regione Campania. De Luca si è detto pronto a investire risorse anche per il miglioramento degli impianti STIR di Giugliano, Tufino, San Tammaro, Battipaglia, Casalduni. In questo caso la Regione si affiderà alle società provinciali dei rifiuti per i lavori all'interno delle strutture. "Il nostro piano regge anche nel confronto con l'Unione Europea, se dimostriamo un rigore spartano e se continuiamo a correre". Proprio la multa inflitta dalla Corte di Giustizia Europea rende particolarmente delicata la definizione del piano rifiuti della Campania, la Regione sta pagando 120 mila euro al giorno che vengono anticipati dallo Stato ma successivamente vengono sottratti nel trasferimento di fondi alla Campania.

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