Regione Campania, parenti negli staff dei consiglieri e cellulari gratis: è polemica
Sono giunte da ogni fronte politico le accuse di familismo per la recente approvazione, da parte dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Campania, della delibera che ammette l'assunzione negli staff dei consiglieri dei propri parenti, purché siano di terzo grado. Il provvedimento ha immediatamente fatto scoppiare l'affaire Parentopoli, sebbene, come precisi il presidente del del Consiglio regionale, Rosetta D'Amelio, si tratti di un adeguamento alla normativa nazionale. Un emendamento necessario – secondo D'Amelio – a rendere più chiara la norma prevista dalla delibera del 2013, con la quale il precedente Ufficio di Presidenza della giunta Caldoro vietava l’assunzione di parenti fino al terzo grado.
Rimborsi, benefit e cellulari gratis
A scatenare le proteste dell'opposizione guidata da Stefano Caldoro è anche la questione delle indennità. I consiglieri infatti, godono non solo dei rimborsi per le spese, circa 4.440 euro netti al mese. A questi si aggiungono le indennità di funzione per agli incarichi che i consiglieri svolgono all’interno delle commissioni. Si tratta di una cifra lorda di 1.485 euro per il capogruppo e il presidente di Commissione, mentre al vice presidente e al segretario spettano 1.215 lordi al mese, mentre per un consigliere regionale ci sono 6.660 euro lordi. “Insieme alle eccedenze dei nostri stipendi e delle spese per l'esercizio del mandato, noi consiglieri del M5S restituiamo anche tutte le indennità di funzione per iniziative con finalità sociali e di bene comune – ricorda Valeria Ciarambino, capogruppo M5S in Regione Campania – solo nei primi 4 mesi di mandato abbiamo già restituito oltre 105mila euro per una scuola alluvionata di Benevento, l’istituto Rampone, per riacquistare computer e ripristinare le attrezzature tecnologiche all'avanguardia dei laboratori invasi dal fango”.“Se tutti i 50 consiglieri seguissero il nostro esempio – polemizza – in una Legislatura, cioè in 5 anni, riusciremmo a risparmiare oltre 11 milioni di euro". Pietra dello scandalo anche i nuovi smartphone di ultima generazione messi a disposizione dalla regione ai consiglieri. Si tratta dei telefoni concessi in comodato d’uso previsto da una convenzione, siglata lo scorso maggio. Un "regalo" che può essere rifiutato dai componenti del consiglio. Vi hanno rinunciato solo Stefano Caldoro e il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Armando Cesaro.