Renzi a De Magistris: “Mani sulla città? L’avesse fatto lui non ce ne sarebbe bisogno”
Sale sempre di più la tensione tra il sindaco di Napoli e Renzi e De Magistris in vista dell'incontro per la cabina di regia su Bagnoli il prossimo 6 aprile a Napoli. "De Magistris dice che abbiamo messo le mani sulla città – ha detto il premier – lo avesse fatto lui negli ultimi 5 anni, non sarebbe servito il nostro intervento. Non ha fatto niente e ora se la prende con noi".
Il capo dell'esecutivo si riferisce alle ultime dichiarazioni del primo cittadino che qualche giorno fa. "A Bagnoli, per colpa di una certa classe politica, c'è stato uno sperpero di risorse incredibile – ha affermato il sindaco lo scorso 29 marzo – e i principali responsabili di questo scempio appartengono proprio al suo partito" (il riferimento è alle amministrazioni Bassolino e Iervolino, ndr.) "in cui la Giunta Comunale di cui faceva parte anche la sua attuale candidata a sindaco di Napoli, Valente, non ebbe nemmeno un sussulto di dignità per costituirsi parte civile nel processo per disastro ambientale".
"Abbiamo difeso Bagnoli dalle speculazioni di ordine privatistico. Se lei però pensa di espropriare la nostra città, di mortificare la dignità di questo popolo o di realizzare scempi, è bene che lei sappia che a Napoli c'è un popolo che sa resistere alle prepotenze e ai soprusi. Questa città sa respingere le occupazioni militari, mafiose e istituzionali. Si al dialogo se è nel rispetto della Costituzione, della volontà popolare ma se lei pensa di mettere le mani sulla città sarà con fermezza e risolutezza respinto".
