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Renzi al Tigem di Pozzuoli. Ed è duello a distanza con De Magistris

Il premier visita il Tigem, eccellenza della ricerca sulle malattie rare. Appello ai partenopei: “Sarete capitale del futuro, a patto che ci crediate”. Ma su De Magistris e il caso Bagnoli riserva solo una battuta: “Ci incontreremo? Non lo so”.
A cura di Redazione Napoli
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Incontrerà Luigi De Magistris su Bagnoli? "Non lo saccio". Risponde in (maccheronico) dialetto napoletano Matteo Renzi quando cronista che gli chiedeva se avesse intenzione di incontrare il sindaco di Napoli sulla vicenda Bagnoli. Il primo cittadino oggi era a Palermo, come a dire il vero fa da un bel po' di anni, in occasione dell'attentato che costò la vita al giudice Paolo Borsellino, mentre il premier era a Pozzuoli, a rendere omaggio a una eccellenza della ricerca, il Tigem (Telethon Institute of Genetics and Medicine). Arrivato in elicottero, atterrato all'interno della struttura di formazione degli ufficiali dell'Aeronautica, Matteo Renzi che arrivava dal Piemonte, è stato accolto dal comandante dell'Accademia, generale di divisione Nicola Lanza de Cristoforis.

Il premier cita il genio visionario di Adriano Olivetti: si trova proprio nell'ex centro che fu dell'azienda di calcolatori. Ora invece l'innovazione passa per la ricerca medica: c'è il team di ricercatori del Tigem guidato da Andrea Ballabio cui riserva una battuta quando, sfidando la scaramanzia, qualcuno ricorda che a lui è andato un premio che di solito fa da anticamera al Nobel. "Li ho visti in prima fila tutti i campani fare gesti apotropaici", scherza il premier. Che pensando ad Adriano Olivetti ricorda le tante occasioni buttate via dall'Italia. "Grandi realtà industriali come Olivetti, che abbiamo perso per responsabilità diffuse, in parte colpa della classe politica, in parte della classe dirigente tutta". Ma è ora di pensare al futuro e alla ricerca guardando a esperienze d'eccellenza come il Tigem, un gioiello tenuto in piedi quasi esclusivamente dai privati, con risorse provenienti da investitori esteri e grazie alle donazioni che gli italiani fanno al Telethon. "Con un obiettivo – come ricordano il direttore Andrea Ballabio e il presidente della fondazione Telethon Luca Cordero di Montezemolo – quello di migliorare la qualità della vita delle persone combattendo le malattie genetiche rare.

Iil governatore campano Vincenzo De Luca dice: "Il segreto è che avete solo il 6% di finanziamenti pubblici. Perciò funzionate bene". "Non vi farò il solito discorsetto che avrete dei fondi dal governo. I soldi per la ricerca li abbiamo già messi, ora si tratta di spenderli bene. Il punto – avverte Renzi – è spendere i soldi in modo da non ingrossare le clientele". In chiusura il pensiero va a Napoli: "Sarà la capitale del futuro, a patto che i suoi abitanti ci credano". Ma sul futuro dell'area Occidentale, affidato al commissario di governo Salvo Nastasi, il dialogo con Palazzo San Giacomo appare ancora troppo lontano: "L'investimento su Bagnoli – ha spiegato – non è un tentativo di ripulire Bagnoli o fare campi sportivi, li hanno già fatti e hanno buttato 350 milioni – conclude il presidente del Consiglio -. L'obiettivo è fare di queste aree luoghi di richiamo internazionale di grande forza".

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