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Renzi: “Se evito Napoli è per De Magistris”

In una lunga intervista sul Mattino Renzi parla di politiche sul Mezzogiorno, Bagnoli, di primarie napoletane e della “guerra fredda” con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris: “Se non vengo a Napoli è per non creare imbarazzi, rispetto l’autonomia istituzionale del sindaco”.
A cura di Angela Marino
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"Se il sindaco insiste nella sua mancanza di rispetto, faremo di tutto per non creargli imbarazzi". Così Matteo Renzi in un'intervista a il Mattino al direttore Alessandro Barbano in cui spiega le politiche sul Mezzogiorno d'Italia e commenta il complicato rapporto con l'amministrazione partenopea guidata da Luigi de Magistris. "Da Presidente del consiglio – specifica – sono molto rispettoso dell'autonomia istituzionale del sindaco. Egli ha voluto esplicitamente marcare un dissenso forte nei confronti del governo. Ha parlato di Comune "derenzizzato", con scarso stile istituzionale. Io lo rispetto – sottolinea – e cerco di evitare di metterlo in imbarazzo con la mia presenza. Questo non toglie che quando c'è da mettere i soldi su Bagnoli noi lo facciamo, anzi interveniamo alle evidenti mancanze del Comune su questo progetto".

Lo scontro su Bagnoli

E proprio Bagnoli è il terreno dello scontro tra il presidente del Consiglio e il sindaco di Napoli: le politiche del governo e l'ingerenza dell'esecutivo nella gestione dell'ex area industriale hanno portato a un dissidio aperto tra i due. "Su Bagnoli, adesso c'è un commissario, Salvo Nastasi – ricorda Renzi – il cui lavoro è prezioso, le bonifiche stanno per partire e mi pare che anche il Comune di Napoli ne ha compreso la necessità". "Noi a Napoli ci siamo – rimarca Renzi – Tuttavia, se il sindaco insiste nella sua mancanza di rispetto, faremo di tutto per non creargli imbarazzi".

Le primarie a Napoli

Altro argomento caldo toccato nella lunga intervista sono le primarie napoletane. "Mi pare che la data prevista sia quella del 6 di marzo per tutte le città, affinché il Pd possa presentare le candidature, naturalmente sulla base di un principio che ho io stesso richiesto". Il capo del governo allude all'incandidabilità degli ex sindaci, problema posto dalla Segretria nazionale del Pd alla notizia della candidatura di Antonio Bassolino alle primarie napoletane. Una querelle che, accompagnata ad alcune indiscrezioni che lasciavano trapelare che non fosse l'ex sindaco il candidato del Pd, hanno fatto sorgere dubbi sull'appoggio del partito. "Delle primarie ne parleremo in direzione – taglia corto Renzi – Non sarò io a rompere la moratoria, proprio dopo quelle polemiche".

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