Renzi si scopre difensore della pizza margherita: “Il mondo pensa sia americana”
"Vi sembra normale che le più grandi catene del mondo di pizza siano americane? Che i bambini americani pensino che la pizza è nata in Minnesota?". Lo ha detto oggi il premier Matteo Renzi nel corso del suo intervento a Pompei per "Italia 2015, il Paese nell’anno dell’Expo". Le parole del premier arrivano in un momento di particolare crisi per il marchio partenopeo, che subisce oltre ai colpi della concorrenza internazionale, americana, in particolare, anche quelli della pubblicità negativa. È di pochi giorni fa la notizia della petizione lanciata su change.org dal presidente di UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio per chiedere il ritiro, a McDonald's Italia, della campagna pubblicitaria "anti-pizza". Nello spot comparativo del colosso del fast-food, infatti, si vede un bambino seduto in pizzeria con la famiglia che chiede a gran voce un Happy meal al posto della pizza. Lo spot ha scatenato una polemica durissima che ha visto intervenire non solo l'Associazione Pizza Verace Napoletana contro la pubblicità, ma anche gli stessi consumatori, che si sono organizzati in iniziative e flash mob di protesta contro lo spot.
Polemiche a parte, che il marchio partenopeo fosse minacciato dalle multinazionali straniere che se non se ne attribuiscono la paternità, di sicuro, si attribuiscono il successo del prodotto. Non è un caso che lo stesso ex ministro Pecoraro Scanio, autore della petizione contro McDonalds avesse lanciato anni fa una raccolta firme – giunta a 200mila adesioni – per inserire la pizza napoletana nel catalogo Unesco dei beni immateriali dell'umanità". Se ne accorge ora anche il capo del governo Renzi, che, sempre oggi, ha commentato: "Nel mondo globale si sono presi il copyright di una cosa che i napoletani – ha concluso – giustamente rivendicano".