I parenti pagavano, ma gli anziani vivevano in un tugurio. Blitz dei carabinieri a Napoli e Salerno
Una residenza per anziani chiusa dai carabinieri del Nas a Napoli, dopo che da un'ispezione al suo interno erano emerse sporcizia e altri problemi di carattere strutturale. Secondo quanto scoperto dai militari dell'Arma, l'attività, una residenza per persone sopra i 65 anni, aveva gravi criticità igienico-sanitarie nonché altre di tipo strutturale, tali da renderne obbligatoria la chiusura. Alla serrata immediata è seguita anche una maxi multa nei confronti del legale responsabile della struttura stessa, pari a cinquemila euro.
Non si tratta dell'unica operazione eseguita dai carabinieri del Nucleo Antisofistazione e Sanità in questi giorni: anche a Salerno, in un'altra operazione, è emerso come una struttura ricettiva per anziani che si trova sulla Costiera Amalfitana non fosse neanche in possesso delle autorizzazioni obbligatorie. A quel punto, l'Autorità Sanitaria ha disposto la chiusura anche di questa struttura e disposto la ricollocazione in un'altra struttura, idonea in questo caso, degli ospiti all'interno. I controlli nelle residenze per anziani sono aumentate esponenzialmente nell'ultimo periodo, dopo la scoperta di diversi focolai di coronavirus che, soprattutto al nord, hanno colpito ospiti delle strutture e lavoratori all'interno, compiendo in alcuni casi vere e proprie "stragi": basti pensare che, in tutta Italia, sono quasi cinquemila gli anziani morti per coronavirus nelle residenze per anziani, e i casi in tutto il mondo si contano a decine e decine di migliaia. Proprio per questo, i controlli si sono fatti ancor più serrati rispetto a prima in materia di sicurezza al loro interno.