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Borse di studio, caos e botte fra studenti in coda

Stamane un giovane è rimasto ferito nella calca formatasi davanti alla sede della Tesoreria comunale di via Forno Vecchio in attesa di ricevere rimborsi. Si trattava di contributi scolastici risalenti agli anni 2000. Sul posto è intervenuta la polizia.
A cura di An. Mar.
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Panico e un ferito stamattina in via Forno Vecchio, nel cuore di Napoli, dove centinaia di persone si sono messe in coda davanti alla sede della  Tesoreria comunale per ricevere i rimborsi scolastici. La situazione a un certo punto è sfuggita al controllo e le forze dell'ordine sono state chiamate a intervenire per riportare l'ordine tra la folla. Gli studenti si trovavano lì per ricevere contributi risalenti al 2000. Il Comune di Napoli ha inviato loro un avviso nei giorni precedenti.“È assurdo che, considerando che oltre diecimila persone erano interessate al pagamento dei contributi scolastici risalenti anche a quasi dieci anni fa, non si sia previsto un metodo di riscossione diverso dal rivolgersi a un’unica filiale bancaria dove, tra l’altro, stamattina sarebbe stato aperto un solo sportello.". Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e il conduttore de La radiazza, Gianni Simioli, per i quali “stamattina s’è rischiata la tragedia quando migliaia di persone si sono rese conto che non avrebbero potuto accedere allo sportello e hanno cominciato a pressare per entrare, creando una situazione pericolosa che ha posticipato l’apertura della filiale e l’intervento della polizia in tenuta antisommossa”. "In molti hanno denunciato di essersi fatti male, tra cui Vincenzo Luongo: “Con la ressa creatasi all’arrivo della polizia è rimasto schiacciato all’inferriata e ha subito una forte contusione al testicolo e ha dovuto ricorrere alle cure dei medici”.

Il Comune: "Attiveremo la riscossione presso più sportelli"

Il Servizio diritto all'istruzione – si legge in una nota del Comune di Napoli –  ha lavorato in questi mesi per restituire ai cittadini i contributi per borse di studio ex l. 62/2000 che nel corso degli  anni passati non erano stati ritirati e giacevano vincolati ed a concreto rischio di prescrizione. L'ufficio Diritto all'istruzione ha ricostruito così gli elenchi con i recapiti spesso cambiati dei cittadini che negli ultimi dieci anni ne erano destinatari per i loro figli : si tratta di borse che vanno da 90 euro in su.Circa 3 milioni di euro che per i beneficiari sarebbero andati perduti."L'iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo da molti che ci stanno ringraziando via mail. – ha commentato L'assessore all'Istruzione Annamaria Palmieri – Ma adesso è importante tranquillizzare i cittadini che il riconoscimento dei loro contributi sarà fatto in ogni caso, entro la fine dell'anno. Purtroppo il termine del 30 dicembre è inderogabile perché dovuto a ragioni di contabilità generale ma, in accordo con la direzione del Banco di Napoli, si è deciso che i mandati potranno essere riscossi presso numerosi sportelli in tutta la città".

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