Riapertura Scuole Campania il 23 settembre: l’ipotesi della Regione
Gli studenti campani potrebbero tornare a scuola il 23 settembre: è questa l'ipotesi formulata dalla Regione, nel caso venissero confermate per il 20 e il 21 settembre le elezioni che porteranno i cittadini a scegliere il nuovo governatore. A comunicarlo è stata Lucia Fortini, assessore all'Istruzione, Politiche Sociali e Giovanili della Regione Campania: "Se le elezioni verranno confermate per il 20 e 21 settembre, in Campania le scuole riapriranno il 23 settembre perché tornare in classe per qualche giorno e poi sospendere di nuovo le lezioni per consentire lo svolgimento del voto sarebbe un vero e proprio schiaffo al mondo della scuola – docenti, studenti e famiglie – già messo a dura prova dall'emergenza sanitaria. Il diritto allo studio, lo ribadisco, non va subordinato alle elezioni politiche".
"Il personale scolastico della Campania ha dimostrato un grande senso civico, oltre il 60% ha risposto all'appello della Regione Campania – continua l'assessore Fortini -. Non c'è stato nessun caso positivo e quindi non si è reso necessario rimodulare la composizione delle commissioni". Sono stati 12.862 i tamponi effettuati sul personale docente che farà parte delle commissioni d'esame in Campania: nessuno è risultato positivo In totale, però, sono 21.345 i docenti che faranno parte delle commissioni: circa il 40%, un numero elevato, non si è dunque sottoposto al tampone.
Sulla riapertura delle scuole, ad ogni modo, era intervenuto qualche giorno fa proprio il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, che era stato molto critico con il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina e con la sua proposta di riaprire gli istituti scolastici il 14 settembre. "La nostra è una posizione opposta a quella del ministro dell'Istruzione, che ancora una volta dimostra atteggiamenti o irresponsabili o provocatori verso i docenti e le famiglie. Un ministro che propone l'apertura dell'anno scolastico il 14 settembre, per chiudere poi 3 giorni, poi riaprirle e richiuderle ancora, in qualunque Paese civile sarebbe invitato a dare le dimissioni".