“Ricomincio da tre”: il film cult torna al cinema 25 anni dopo la scomparsa di Massimo Troisi
Nel 1981 usciva al cinema "Ricomincio da tre", primo film che vedeva il grande Massimo Troisi non solo nel cast, ma anche dietro la macchina da presa, alla regia. Fu un grande successo di pubblico e critica, premiato tra con due David di Donatello per il miglior film e il miglior attore. A 25 anni dalla scomparsa del compianto Troisi il film, diventato un cult, torna sul grande schermo. Mercoledì 17 aprile alle 21, nello storico Cinema Modernissimo di Napoli la piattaforma di intrattenimento digitale Chili e la sua testata online "Hot Corn" hanno organizzato una serata per ricordare Troisi proiettando la pellicola, per la gioia di tutti i fan dell'indimenticato regista e attore napoletano. La serata è a ingresso libero su prenotazione (per prenotare un posto si deve scrivere alla mail eventi@hotcorn.com) e riserverà molte sorprese a chi vi parteciperà: è annunciata infatti la presenza di personaggi del mondo dello spettacolo e della città legati a Troisi.
Ricomincio da tre è un film cult per tante ragioni
"Ricomincio da tre" è diventato un film cult per la sua comicità irresistibile e mai banale e anche per aver saputo trattare in modo leggero tematiche che leggere non sono, come ad esempio il tradimento e la vita di coppia. Alcune trovate del regista e attore partenopeo sono entrate nella storia del cinema: come ad esempio la sua corsa a perdifiato attorno a un palazzo a Firenze per poter incontrare Marta (interpretata da Fiorenza Marchegiani), la ragazza di cui il giovane Gaetano (Massimo Troisi) si è innamorato. Una scena "citata" e ripresa anche da Roberto Benigni nel suo capolavoro "La vita è bella". Come, inoltre, non ricordare gli scoppiettanti dialoghi tra Gaetano e l'amico Lello (interpretato da Lello Arena) o infine l'esilarante discorso di Troisi-Gaetano in merito al nome da dare al figlio per farlo crescere più educato? Chissà quante giovani coppie saranno state influenzate da quella scena e avranno preferito chiamare Ugo il proprio figlio al posto di Massimiliano. Tutte le scene del film, per gli appassionati, sono comunque fonte di inesauribili risate: che si accompagnano sempre a un misto di nostalgia per la scomparsa, troppo prematura, di uno dei più grandi attori italiani.