Rifiuti, arrivate in Portogallo le prime ecoballe campane
È approdata a Setubal, in Portogallo, la nave "Vento di Tramontana" della compagnia Tarros, che trasporta le prime ecoballe della Campania smaltite all'estero. La nave era partita dal porto di Salerno lo scorso 18 ottobre con un carico di 20 mila tonnellate di balle prelevate dal deposito di Villa Literno. Si tratta del primo carico di ecoballe che viene smaltito all'estero che segna però un ritardo di circa tre mesi rispetto al crono programma fissato dalla Regione Campania nell'ambito del piano di smaltimento delle ecoballe finanziato dal governo con circa 450 milioni di euro in quattro anni. A gestire le operazioni di rimozione delle prime ecoballe è il gruppo di imprese guidato dalla Vibeco, mentre lo smaltimento è affidato alla società portoghese CITRI che le sverserà in discarica – come anticipato da Fanpage – nell'impianto gestito dall'azienda lusitana nella zona industriale di Mitrena a sud di Setubal. La nave con il carico di ecoballe dopo essere partita da Salerno ha fatto scalo a La Spezia e Genova prima di giungere in Portogallo.
Come è stato mostrato dalle telecamere di Fanpage, a differenza di quanto previsto dal piano regionale di smaltimento delle ecoballe, le 20 mila tonnellate destinate in Portogallo non hanno ricevuto alcun trattamento per il recupero di materiali da riciclare. Il piano prevede che almeno il 30% dei materiali debba essere recuperato dalle ecoballe, ma il primo carico finirà direttamente nella discarica di Setubal. Secondo il registro delle imprese del Portogallo la società CITRI – alla lettera Centro Integrato di Trattamento di Rifiuti Industriali – che smaltirà le ecoballe campane, ha fatto registrare nel 2015 una diminuzione del fatturato. Quello arrivato oggi nel porto di Setubal non sarà l'ultimo carico di ecoballe campane che giungerà in terra lusitana. La Vibeco, l'azienda italiana che sta inviando le ecoballe in Portogallo, si è aggiudicata i lotti 5 e 6 dell'appalto predisposto dalla Regione Campania per un valore complessivo di 30 milioni di euro. Gli altri paesi stranieri a cui è stata chiesta l'autorizzazione per smaltire le ecoballe campane sono la Bulgaria e la Spagna. Un vero e proprio "caso" è invece quello della Romania dove l'azienda Vibeco si era affidata alla Eco Sud che gestisce diverse discariche nel paese. Il Ministero dell'Ambiente rumeno non ha ancora autorizzato il trasferimento dei rifiuti richiedendo, dopo le proteste dell'opinione pubblica per l'arrivo dei rifiuti italiani risalenti al giugno scorso, ulteriore documentazione all'azienda italiana.