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Rimborsi al Consiglio regionale Campania: chiesto il giudizio per 8 consiglieri

Gli otto consiglieri regionali sono accusati di peculato nell’inchiesta sui rimborsi gonfiati condotta dalla Procura di Napoli.
A cura di An. Mar.
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Va avanti l'inchiesta della Procura partenopea sui rimborsi gonfiati che vede implicati otto consiglieri regionali della Campania, alcuni dei quali ancora in carica per l'ipotesi di reato di peculato. Otto richieste di rinvio a giudizio sono state avanzate dalla Procura di Napoli nei confronti di altrettanti tra consiglieri ed ex consiglieri della Regione Campania. La richiesta, firmata dal pubblico ministero Giancarlo Novelli e dal procuratore aggiunto Alfonso D'Avino, è stata trasmessa oggi all'ufficio giudice per le indagini preliminari. Per tutti l'accusa, come detto, contestata è di peculato. I consiglieri coinvolti sono: Mario Casillo, Angela Cortese, Corrado Gabriele, Enrico Fabozzi, del gruppo Pd, Rosaria Anita Sala e Nicola Marrazzo dell'Idv, Carmine Mocerino, ed infine, Pasquale De Lucia, dell'Udc.

A processo per peculato altri 7 consiglieri

Lo scorso febbraio altri sette consiglieri sono stati rinviati a giudizio per le ipotesi di reato di peculato e truffa. Tra i sette, cinque sono attualmente in carica. Si tratta di: Massimo Ianniciello e Sergio Nappi (Forza Italia), Ugo De Flaviis (Nuovo centro destra), Gennaro Salvatore e Raffaele Sentiero, eletti nella lista “Caldoro presidente” e gli ex consiglieri Pietro Diodato e Angelo Polverino. Sotto accusa anche quattro imprenditori accusati di avere fornito false fatture presentate per ottenere i rimborsi. Il processo comincerà il prossimo 5 maggio prossimo davanti alla prima sezione del Tribunale, collegio B.

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