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Rischio vulcanico, in autunno esercitazione nazionale ai Campi Flegrei

Rischio vulcanico, in autunno esercitazione nazionale Campi Flegrei. L’esercitazione avrà lo scopo di testare aspetti strategici, operativi e metodologici delle pianificazioni territoriali tra cui il piano di allontanamento in caso di calamità naturale. Sarà testato anche piano di allontanamento.
A cura di Redazione Napoli
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Tra settembre e novembre 2019 si terrà l'esercitazione nazionale sul rischio vulcanico nei Campi Flegrei. L'esercitazione avrà lo scopo di testare aspetti strategici, operativi e metodologici delle pianificazioni territoriali tra cui il piano di allontanamento. La notizia è stata ufficializzata oggi nel corso del Tavolo permanente di pianificazione che si è riunito oggi in Regione Campania. Al vertice hanno preso parte Luigi D'Angelo, Italo Giulivo e Paola Pagliara per il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Roberta Santaniello, su delega del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca; il Direttore dell'Osservatorio Vesuviano Francesca Bianco; i referenti dei Comuni della cosiddetta "area rossa" (quella di massimo rischio in caso di calamità); i delegati della Prefettura di Napoli Rossana Gamerra e Giovanna Cerni, il diretore dell'Acamir, Pippo Grimaldi e i dirigenti della Protezione civile regionale Claudia Campobasso e Celestino Rampino.

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Campi Flegrei, il rischio vulcanico

I Campi Flegrei, ovvero la vasta zona che comprende una parte di Napoli, dell'area Occidentale, da Fuorigrotta ad Agnano fino a Bagnoli a parte di Pianura e Soccavo e tutta la zona che va da Pozzuoli a Bacoli, fino a Monte di Procida Quarto, Giugliano, Monte Spina, è considerata ad alta attività geotermica e vulcanica: sotto i Campi Flegrei c'è infatti in attività uno dei vulcani più grandi d'Europa.

Cos'è il piano di allontanamento

Il piano di allontanamento è un dispositivo di Protezione civile messo a punto in caso di calamità vulcanica: prevede l'evacuazione dei comuni della cosiddetta ‘fascia rossa' quella in cui ricadono i danni più gravi di eruzioni vulcaniche e terremoti. I residenti di queste zone andranno, secondo una pianificazione già nota, in altri comuni senza rischi in Campania o addirittura fuori regione.

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