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Rischio vulcano Marsili, interrogazione al governo: “Serve piano d’emergenza”

Il vulcano sottomarono Marsili è il più esteso d’Europa con i suoi 70 chilometri di lunghezza e 30 chilometri di larghezza nel Tirreno meridionale. È indicato come ‘potenzialmente pericoloso’ perché una sua eruzione potrebbe innescare un maremoto che interesserebbe le coste di Campania, Calabria e Sicilia.
A cura di Redazione Napoli
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Il vulcano Marsili, scoperto negli anni '20 e così chiamato in onore dello scienziato Luigi Ferdinando Marsili, è il vulcano sottomarino più esteso d'Europa con i suoi 70 chilometri di lunghezza e 30 chilometri di larghezza nel Tirreno meridionale. È indicato come «potenzialmente pericoloso» perché una sua eruzione potrebbe innescare un maremoto che interesserebbe le coste di Campania, Calabria e Sicilia.

C'è un rapporto della Protezione civile, presentato al Senato, che spiega: «Indagini recenti, hanno permesso di evidenziare la presenza di un’area caratterizzata da camini idrotermali attivi nella zona sommitale del vulcano. Benché non sia mai stata osservata un’eruzione in atto, l’attività del Marsili è testimoniata dalla circolazione di questi fluidi ad alta temperatura che depositano sul fondo marino solfuri di piombo, rame, zinco, ossidi e idrossidi di ferro e manganese. La presenza di attività vulcanica concentrata nella porzione assiale del vulcano, di fessurazioni e materiale poco coerenti a causa dell’alterazione idrotermale, potrebbero potenzialmente favorire l’innesco di fenomeni franosi e di eventuali tsunami-genici».

C'è agli atti di Palazzo Madama una interrogazione parlamentare firmata da Antonio Iannone (FdI) che ha rivolto richiesta di ulteriori elementi al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai ministri, Matteo Salvini (Interni) e Sergio Costa (Ambiente), per sapere se il Governo Italiano è impegnato a prevenire i rischi di un maremoto che potrebbe avere effetti devastanti sulle coste del Tirreno Meridionale, in particolare per il Golfo di Salerno, il Golfo di Policastro, le Coste della Calabria Tirrenica e le Coste della Sicilia Settentrionale. «Si chiede di sapere se il rischio potenziale che corrono le popolazioni delle coste del golfo di Salerno, del golfo di Policastro, della Calabria tirrenica e della Sicilia settentrionale sia all'attenzione del Governo e con quali iniziative di protezione civile».

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