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Rissa nel carcere di Poggioreale: un agente in ospedale, il sindacato chiede il taser

Nel carcere di Poggioreale dopo una rissa scoppiata tra alcuni detenuti e sedata da un agente della penitenziaria, finito in ospedale, l’Osapp chiede anche l’utilizzo del taser. La notizia arriva a pochi giorni dall’ispezione del Garante Nazionale dei Detenuti Mauro Palma, da cui emergono dati di sovraffollamento preoccupanti.
A cura di Gaia Martignetti
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[Detenuti / Foto di repertorio]
[Detenuti / Foto di repertorio]

Scoppia una rissa nel carcere di Poggioreale e l'Osapp invoca il taser. A darne notizia è il segretario regionale del sindacato della polizia penitenziaria, Vincenzo Palmieri, che sottolinea come manchino uomini, mezzi e risorse per affrontare eventi come quello accaduto ieri all'interno del carcere napoletano. Nel penitenziario infatti è scoppiata una rissa tra detenuti posti a custodia aperta, sedata da un agente della penitenziaria che è finito in ospedale per lesioni, dopo una sgabellata sulla mano. La notizia arriva a pochi giorni dalla visita del Garante Nazionale dei detenuti, Mauro Palma, durata quattro giorni.

Una visita da cui era parso evidente il problema di sovraffollamento del carcere napoletano che a fronte di una capienza regolamentare di 1.633 posti e di una capienza effettiva di 1.515 , ospitava il giorno della visita 2.363 persone. Durante la sua permanenza, insieme al suo Collegio, il Garante aveva sottolineato in una lunga nota, una situazione "particolarmente critica in alcuni reparti: la sezione circondariale a custodia aperta con 1.220 persone ristrette in 738 posti; la sezione circondariale ordinaria con 588 persone in 327 posti; la sezione protetti-riprovazione sociale a custodia aperta con 101 persone in 53 posti". Nel corso della visita tuttavia Palma ha anche sottolineato come all'interno della casa circondariale, si stia instaurando un clima diverso, teso a interrompere ogni uso di violenza e qualsiasi comportamento non rispettoso della dignità e dei diritti delle persone private della libertà".

Tra i problemi segnalati dall'Osapp, anche lo scambio di droga, come spiega in una nota Luigi Castaldo, responsabile napoletano. Sarebbero infatti stati trovati 120 grammi addosso a un familiare che avrebbe di lì a poco effettuato il colloquio con il proprio congiunto.

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